Marco Cartello

Venuto alla luce a poca distanza dall'anno del primo allunaggio, si accorse subito di essere in ritado, e reagendo con prontezza, come del resto fece per tutti gli anni a venire, decise di passare la sua infanzia nel completo anonimato. Soltanto più tardi attorno ai primi anni novanta cedette all'impulso di rendere nota la sua prima opera giovanile, pubblicando il romanzo di anticipazione "Vis viva, vis mortua", un romanzo che non balzò mai alla cronaca come un successo di pubblico, ma che si ritiene possa essere riscoperto in futuro come un'importante opera di formazione nella complessa personalità del nostro autore. Durante gli anni seguenti si divertì molto scrivendo un centinaio di racconti e due romanzi che si ammucchiarono sulle scrivanie di vari editor e di svariate giurie di concorsi. L'attesa della sua grande opera decisiva si ritiene che sia ancora piuttosto lunga.
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