Venuto alla luce a poca distanza dall'anno del primo allunaggio, si
accorse subito di essere in ritado, e reagendo con prontezza, come del resto fece per
tutti gli anni a venire, decise di passare la sua infanzia nel completo anonimato.
Soltanto più tardi attorno ai primi anni novanta cedette all'impulso di rendere nota la
sua prima opera giovanile, pubblicando il romanzo di anticipazione "Vis viva, vis
mortua", un romanzo che non balzò mai alla cronaca come un successo di pubblico, ma
che si ritiene possa essere riscoperto in futuro come un'importante opera di formazione
nella complessa personalità del nostro autore. Durante gli anni seguenti si divertì
molto scrivendo un centinaio di racconti e due romanzi che si ammucchiarono sulle
scrivanie di vari editor e di svariate giurie di concorsi. L'attesa della sua grande opera
decisiva si ritiene che sia ancora piuttosto lunga.
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