Il legno
tra i miei denti crepita piacevolmente, secco e croccante.
Schianto la bara affondando i canini nel suo morbido interno, la polpa gustosa
simpasta sulla mia lingua biforcuta spandendo un gusto denso di uomo.
Certo, le donne sono più dolci, ma di questi tempi è già una fortuna trovarne di
conservati così bene, i cimiteri sono stati ormai tutti svuotati.
Rimangono soltanto quelli freschi che scappano correndo appena ci vedono, ma io li trovo
aspri ed eccessivamente succosi.
Ululo nella nebbia e mi unisco alla colonna di demoni affamati che avanzano verso la fine
dellumanità.