Durante lo scorso agosto Supermassive Games ha fatto un grande regalo a ogni appassionato di survival horror mettendo sul mercato Until Dawn per PS4, un titolo che ha saputo impiegare il canovaccio ormai rodatissimo di questo genere di videogame, impiantando al suo interno parecchie valide novità e opzioni, che a mio modo di vedere sono sì importanti per il gameplay generale ma brillano in particolare per quel che riguarda l'estrema ri-giocabilità e quindi longevità.
La bellezza di Until Dawn è già presente nell'idea iniziale: tutti quanti noi abbiamo giocato a una infinità di videogame horror, di vari tipi e su vari supporti, e abbiamo quindi visto decine di storie più o meno originali, più o meno vincenti, ma fino a questo punto ben pochi titoli avevano scelto di prendere come modello una delle basi assolute di questo genere cinematografico, ovvero lo slasher a base di alcuni ragazzi e ragazze in una casa nel bosco.
Questa infatti, in estrema sintesi, la trama di Until Dawn: otto giovani sono intrappolati per la notte in una casa in montagna e qualche tipo di essere sconosciuto si aggira nei dintorni, cercando di ucciderli.
Per chi è in cerca di qualche particolare in più: i ragazzi si conoscono da tempo e un anno prima si erano ritrovati nella stessa abitazione, situata nei pressi delle montagne Blackwood in Alberta (Canada), di proprietà di Josh e delle sue due sorelle, Hannah e Beth.
Quella occasione di festa purtroppo si trasformò ben presto in tragedia: a causa di uno stupido scherzo di alcuni dei ragazzi le due sorelle, in fuga nei boschi e inseguiti da una creatura misteriosa, finiscono in un precipizio, presumibilmente morte.
Un anno dopo, i sette amici e Josh si trovano nuovamente a Blackwood Pines e alcuni macabri incidenti cominciano immediatamente a funestare la loro riunione.
Gli otto dovranno sopravvivere a una lunghissima nottata e, nel mentre, cercare di svelare i segreti dell'area.
Non voglio rivelare la reale natura degli assalitori per non guastare la sorpresa, anche se credo che ormai in molti ne siano a conoscenza essendo il titolo già uscito da alcuni mesi, diciamo però che il fatto che la storia sia ambientata fra i monti e i boschi del Canada dovrebbe spingere qualsiasi horror fan a qualche supposizione sulla natura delle misteriose creature che circondano la casa.
Until Dawn ci mette (finalmente) tutti noi horror fan con le spalle al muro: quante volte, parlando degli slasher e di tutto questo genere abbiamo detto che le sceneggiature sono scritte maluccio e che i personaggi prendono sempre decisioni sbagliate?
Bene, ora tocca a noi metterci nei panni di quei ragazzi e vedere se è poi così semplice sfuggire al mostro o al killer di turno senza decisioni illogiche e vedremo chi ce la farà.
L'aspetto centrale di Until Dawn è naturalmente l'esplorazione di ogni minimo dettaglio possibile: più particolari scoprirete, più informazioni avrete e più sarà possibile resistere fino all'alba.
Accanto all'esplorazione ci sono anche alcuni puzzle e Quick Time Events, ma non aspettatevi grandi confronti con il nemico o lunghe lotte di qualche tipo.
La maggior parte di questi eventi, esattamente come accade nei film, si risolve in pochi secondi, in alcuni casi purtroppo si tratta semplicemente di schiacciare il pulsante giusto al momento giusto ma più che altro sarete forzati e stressati nel dover individuare la decisione giusta in pochi attimi.
Spesso questa “decisione giusta” è, di nuovo come nei film, scappare, scappare e ancora scappare.
Altre volte sarà molto più difficile decidere cosa fare, in quanto spesso vi verrà chiesto di decidere fra due azioni, magari sacrificare un personaggio o comunque compiere scelte e rinunce difficoltose.
Ma questo è anche l'estremo punto di forza di Until Dawn: si sente tutto il peso delle proprie decisioni e se ne vivono le conseguenze, qualsiasi siano.
L'altro grande aspetto positivo di questo titolo è l'atmosfera, che in molti momenti di tensione non ha nulla da invidiare a parecchi parenti cinematografici: è proprio il passaggio da lunghi momenti di (relativa) calma agli scoppi improvvisi di azione e confronto che snerva, impaurisce e aggiunge senso di pericolo e minaccia anche agli elementi più innocenti e innocui.
Buono il “cast” originale, che comprende Hayden Panettiere, Peter Stormare e addirittura il grande Larry Fessenden, figura chiave nell'horror cinematografico contemporaneo.
Servono dalle otto alle nove ora circa in media per completare il gioco, ma l'estrema ri-giocabilità vi permetterà di sperimentare parecchie soluzioni diverse.
Leggo infine che è possibile salvare tutti i personaggi: io non ci sono riuscito...
Pagina del gioco su Supermassive: www.supermassivegames.com/games/until-dawn