Gameplay: Non male, considerando che si parla di un videogame uscito nel
1999.
La parte più lodevole è senz'altro la presenza dei geniali quanto
complicati enigmi, punto integrante di questo horror psicologico immerso
nella nebbia: tale componente, oltre ovviamente allo spiccato fattore
psicologico su cui esso punta, differenzia il titolo dal filone di
Resident Evil.
Il gioco non è certamente semplicissimo - sarà in ogni caso possibile
effettuare tutti i salvataggi che vogliamo - il che lo rende una manna
per gli appassionati dei survival horror e di tutti gli amanti delle
sfide; l'arsenale a nostra disposizione è vario e si va dalle classiche
armi a fuoco per arrivare a quella a corpo a corpo, dal coltello fino
addirittura alla motosega, sbloccabile in un secondo momento.
A tal proposito va specificato che l'inventario è illimitato e non vi
saranno dunque problemi relativi alla scelta dei "ferri del mestiere".
In alcune fasi di gioco la componente esplorativa avrà maggior
rilevanza, dal momento che potrete scegliere di perlustrare determinate
zone del posto e non limitarvi ad andare dritti per la vostra strada,
seguendo immediatamente le indicazioni della utilissima mappa.
Piccola pecca la legnosità del protagonista nei movimenti, ben poca cosa
considerando la qualità globale e, soprattutto, la base di questo horror
che si fonda su ben altri aspetti, quali le sensazioni donate allo
spettatore, il senso di pericolo che incombe.
Atmosfera: Numerose vie della cittadina portano il nome di scrittori e
registi famosi: Richard Bachman (pseudonimo di Stephen King), Dean
Koontz, Robert Block; a livello di ambientazioni si nota chiaramente
l'ispirazione Lovecraftiana ed allo stesso King.
Anche grazie a quest'ultimo fattore, quella di Silent Hill è l'atmosfera
fatta a videogioco: la parte nella scuola demoniaca è l'apice toccato
dal mondo dei survival horror.
La radiolina che suona con l'avvicinarsi dei mostri, il dual shock che
vibra simulando il battito del cuore ogni volta che Harry verrà ferito,
sono tutte cose che contribuiscono a mantenere costantemente alto il
livello di tensione.
Gli effetti sonori e le musiche del maestro Akira Yamaoka sono come
sempre la ciliegina sulla torta, non si può davvero chiedere di più a
qualsivoglia opera: ogni suono e musica saprà catapultarvi in questa
avventura, l'immersione del giocatore è quindi assicurata dall'inizio
alla fine.
Un brano come "Not Tomorrow", ad esempio, ha una grande carica
emozionale e racchiude perfettamente l'intera essenza della cittadina
fantasma e, con essa, della storia che il giocatore è chiamato ad
interpretare.
Il motore grafico non era all'avanguardia per la sua epoca ma sarebbe
assurdo criticare un'opera di questo spessore per piccoli problemi
tecnici che di fatto spariscono nel nulla di fronte alle sensazioni
provate lungo l'arco di tutta la storia.
Trama: La migliore di sempre se non esistessero mostri del calibro di Silent Hill 2 e Metal Gear Solid 3.
Silent Hill è una realtà parallela, la materializzazione degli incubi di
un'anima tormentata: l'alternanza tra mondo reale e "l'otherworld" - la
dimensione parallela - è il cardine della narrazione.
Il protagonista dimostra che si può accettare la propria mortalità senza
necessariamente essere comuni: un padre alla disperata ricerca della
propria figlia scomparsa in una città piena di orrori troverà il
coraggio per "sfidare il proprio destino".
La sequenza d'apertura, infatti, mostrerà Harry che, tentando di
schivare una bambina comparsa improvvisamente in mezzo alla strada,
perderà il controllo della sua vettura.
Risvegliatosi poco dopo, l'uomo realizzerà con sgomento che sua figlia
non è a bordo: da qui avranno inizio le ricerche di Cheryl.
In seguito scopriremo che la bambina non è figlia naturale del
protagonista ma che è stata adottata: il passato della piccola è dunque
misteriosamente legato alla cittadina di Silent Hill... è tutto soltanto
un terribile incubo, oppure sta accadendo realmente? Dovrete
sopravvivere sino ai titoli di coda per avere ogni risposta ai vostri
quesiti.
Longevità: La durata dell'avventura non è elevatissima ma non sarà una
passeggiata terminarla senza usare soluzioni: inoltre esistono 5
differenti finali, 4 dei quali varieranno in relazione ad alcune azioni
chiave.
Alcuni oggetti extra, inoltre, saranno sbloccabili solamente una volta
finito il gioco.
E' un titolo talmente particolare che non vi verrà mai in mente di
accantonarlo definitivamente, appassionati o meno del genere: è la
classica killer application in grado di resistere alla prova del tempo.
Voto: 9,5
(Simone Rinaldi)
Versione: PlayStation
Prezzo: non disponibile
Sviluppo: Konami (Silent Team)
Pubblicazione: Konami
Data pubblicazione: 4 marzo 1999