Alessandro Tantucci

Sono di Jesi (AN). La mia passione per l'horror è nata fin dalla più tenera età, quando rimanevo affascinato davanti a quei vecchi film in bianco e nero in cui vampiri e lupi mannari scorrazzavano liberi di mietere terrore e morte. A 13 anni ordinai il mio primo romanzo del genere attirato dalla copertina di un libro: "Pet Sematary" del grande ma allora ancora quasi sconosciuto Stephen King  (di cui ho tutti i romanzi). Da allora è stata un'escalation ininterrotta di letture: Lovecraft, Poe, Polidori, Mary Shelley, D.R. Koontz, Maupassant, Leroux, Stoker, LeFanu, Thomas Harris, William Peter Blatty e il suo inimitabile "The Exorcist". A 16 anni, con alcuni amici fondammo una sorta di club dell'orrore all'interno del quale leggere e votare i propri racconti del soprannaturale. Infermiere professionale dall'età di 21 anni, studio sociologia presso la facoltà di Urbino e a tutt'oggi non riesco a prendere sonno senza una buona lettura horror.
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