Lui, il Giudizio Universale

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2018 - edizione 17

Lui viene dall’acqua. No, forse Lui viene dall’anima.
Mentre si prepara a sorgere, il mondo ha perso i colori. Questo bianco e nero non lascia scampo a sfumature, segreti, menzogne.
Cammino, o forse vengo trascinato, verso le soglie del mondo. Nuvole nere si addensano e paiono seguirmi con lo sguardo, come corvi affamati, curando che non fugga.
Mi avvicino sempre più alla riva del mare e le ossa dentro il mio corpo si spezzano, i muscoli si staccano, la pelle si scioglie e l’anima continua a camminare da sola, portando la mia essenza stretta dentro di sé.
Altre sagome nere ed informi sono rivolte all’orizzonte mentre Lui si prepara ad emergere. Le loro voci non passano dalle orecchie, vanno più in profondità e sussurrano attraverso i cuori: non volevo investirlo, ero ubriaco; l’ho accoltellata, ma è stato per amore; non so cosa mi sia preso, era minorenne, ma era così sexy che non ho resistito. Tanto io lo so che sono giustificazioni inutili, proprio come le mie, e Lui lo sa meglio di noi. Ascolta da lontano il nostro spettacolo di debolezza, paura e viltà mentre esce dalla superficie dell’acqua, sagoma nera che fa cadere cascate d’acqua alte come palazzi da tutto il suo corpo.

Mi fermo sul limitare della spiaggia e Lui oscura l’ultimo tratto di cielo bianco rimasto, ergendosi a giudice. Lui sa, ha sempre saputo tutto e mentre i suoi occhi vitrei ci fissano noi confessiamo tutto. Invisibili tenaglie incandescenti stringono dentro la nostra gola le parole urlate e le strappano via, facendole sgorgare come sangue dalle carotidi lacerate. Lui allunga la mano verso di noi, il mondo si fa totalmente nero e adesso, con la sua oscurità, ci illuminerà tutti alla verità dell’inferno che abbiamo creato. Per l’eternità.

Giuseppe De Santis

Mi sono laureato in Storia e Critica del Cinema all'Università degli Studi di Milano e attualmente lavoro come videomaker per matrimoni ed altri tipi di eventi, affiancando anche la scrittura di soggetti e sceneggiature inedite da proporre a studi di produzione cinematografici.
Oltre al cinema, mia più grande passione, ho sempre amato la letteratura. Iniziai a leggere sin da piccolo quando mi regalarono i primi volumi de "I Piccoli Brividi" ed essa ancora oggi mi accompagna ogni giorno ed è anche una delle migliori fonti d'ispirazione per i miei soggetti.
Non mi ero mai cimentato nella scrittura narrativa e, amando l'horror, questo concorso mi è sembrata una buona occasione per sperimentare un linguaggio mai provato in prima persona.