L'ultimo esorcismo di Padre Malamor

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2018 - edizione 17

Mi regalarono un cellulare nuovo. Ora potevo collegarmi a TV, internet, farci foto. Avesse fatto il bucato lo avrei sposato. Ero felice finché una notte in auto l'APP navigatore scomparve lasciandomi nel panico. Quando riprese, la voce che forniva indicazioni era roca e parlava linguaggi sconosciuti. Ignorai la cosa sino a quando iniziarono nottetempo chiamate ai contatti in rubrica inviando loro foto oscene con scritto “ baciami il culo!”. Portai l'apparecchio ad un tecnico che non rilevò guasti (ma seppi che si era amputato due falangi per aprirlo). L'incendio che gli distrusse il laboratorio mi allarmò seriamente. Ricordai d'aver letto di un prete che aveva salvato un ragioniere che, posseduto da un demone femminile, si travestiva di notte prostituendosi. Padre Malamor, questo il nome del sacerdote, lo aveva incontrato aggirandosi di notte in abiti civili cercando pecorelle smarrite. Col supporto del religioso l'uomo guarì e benché continuasse a vestirsi da donna non si prostituì più. Poiché la xenoglossia per la Curia Romana è tra le prove di possessione, decisi di rivolgermi al sacerdote affidandogli l'apparecchio.

Iniziò un periodo lungo e costoso di esorcismi in cui il telefonino si collegava a numeri erotici. Ricevetti una fattura emessa da “i caldi amici spa” che comportò oltre alla spesa, la mia collocazione tra i gay del quartiere. Ricorderò sempre quella tragica notte nella quale ho assistito all'ultima fase dell'esorcismo quando il sacerdote, indossata la stola ed impugnato l'aspersorio, continuò a dire sino all'alba ”E' Cristo che te lo ordina, esci da questa sim!”. Al mattino si levò un forte vento nella stanza mentre un fumo azzurrognolo e qualche scintilla si liberarono dal cellulare. Per le aspersioni ricevute il telefonino divenne inutilizzabile ma la SIM si salvò. Disgraziatamente per lui, scendendo le scale, padre Malamor inciampò rompendosi il collo.

John_John

Nasce a Roma il 12/8/1956. Coltiva sin da bambino la passione per la lettura alla quale accompagna la scrittura. Accumula una serie di esperienze lavorative che spaziano nel corso degli anni da commesso in negozi di abbigliamento e di stampe d'arte a cameriere in pizzerie e ristoranti, da agente del III° reparto Celere di Milano a Investigatore della D.I.G.O.S nella sezione antiterrorismo della Questura di Napoli. Congedatosi nel 1979, viene assunto lo stesso anno da un istituto di credito. Per alcuni anni milita in un partito politico e fa sindacato nella F.I.S.A.C./C.G.I.L.. Negli anni '90 collabora saltuariamente come soggettista e sceneggiatore di fumetti con lo studio di Dino Leonetti e con l'Editrice "la Goccia" di Cerveteri per la quale scrive anche articoli sul periodico omonimo. Nel 2002 partecipa al concorso indetto dalla Warner Bros in concomitanza all'uscita italiana del film "Paura.com" (Feardotcom) classificandosi tra i primi 10 autori nel comporre un racconto Horror di sole 25 parole. Il 1/12/2006 tiene presso il "Cafè au Livre" di Padova, assieme allo scrittore di fantascienza connettivista Sandro Battisti una conferenza sulla stesura di romanzi gialli ed horror. Scrive racconti pubblicandoli settimanalmente sulla pagina Facebook "Italia Musica Rebelde" per circa un anno, quindi abbandona la collaborazione per dedicarsi ad altri progetti fumettistici e narrativi che però rimarranno inediti. In pensione dal 2013, continua a dedicarsi al suo hobby pubblicando di tanto in tanto brevi racconti dalle più diverse tematiche sulla sua pagina Facebook. Attualmente vive a Ladispoli, cittadina litoranea della periferia nord di Roma, nella sua abitazione da single circondato da libri, film e dalle sue collezioni di fumetti.