Simulacro

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2017 - edizione 16

Anche oggi è tornato al negozio e stavolta non ho dubbi.
Mi ha guardata. Quegli occhi celesti, la barba trascurata.
È la terza volta, questa settimana.
Viene per me, lo so. Mi infiammo mentre il suo sguardo mi penetra, si insinua sotto il mio vestito porpora. Vorrebbe parlarmi ma non lo fa. Mi spoglia con gli occhi.
Provo qualcosa. Passione. Fuoco.
Parla con la commessa. Il suo profumo satura il negozio. Non sento cosa dicono, sono lontani ma li seguo con la coda dell’occhio. Mi indica e ammattisco. Sta parlando di me e lei sorride. Non possono essere cattive notizie. La commessa mi viene incontro e mi afferra un braccio. Tira giù le spalline del mio vestito. Fermati, vorrei dirle ma non riesco. Continua a spogliarmi. Rimango con il seno nudo. Non posso oppormi, vorrei ma non capisco. Lui guarda e vedo che ride di me. Finisce di spogliarmi e resto con addosso soltanto la collana di perle. Sento il peso dello sguardo di tutti.
La vergogna si stringe attorno alla mia anima come serpenti venuti dall’inferno.

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Per secoli, l’umanità ha scrutato il cielo in cerca di risposte, domandandosi se siamo davvero soli nell’universo. “Alieni cattivi” esplora proprio questa dimensione: 20 racconti che ridanno vita a quel timore primordiale, portandolo nel cuore della nostra quotidianità. Ogni storia è un viaggio in un incubo diverso, dove l'invasore non arriva sempre dallo spazio profondo, ma si annida anche tra le pieghe della realtà che conosciamo. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 20 illustrazioni.

«L’hai comprato lì?» disse Anna indicando Motivi. «Puoi dirmelo. Ormai è mio».
Diego ammirò la fidanzata. L’abito porpora sembrava tessuto per le sue forme.
Si fermarono davanti alla vetrina. «Sì, l’hai preso qui. Si vede che conosci i miei gusti» bisbigliò e gli cinse il collo con le braccia. Un bacio delicato, come ali di farfalla.
Un tonfo li fece voltare.
Un manichino in allestimento, senza addosso alcun vestito, era caduto. La testa si era frantumata sulle piastrelle del pavimento e un liquido scuro gocciolava dalla rottura. «Oh, accidenti!» brontolò la commessa barcollando sui tacchi verso il danno, stando attenta a non scivolare sulle perle.
La collana del manichino nella caduta si era rotta e palline color crema stavano rotolano dappertutto.

Andrea Costantini



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