Il cavadenti. Dicono che quando muove i primi passi in una casa, l’intera famiglia verrà sterminata a breve.
Il cavadenti è un piccolo abominio alla perenne ricerca di sangue, della lingua materna, delle labbra che lo hanno nominato. Il cavadenti sfodera un sorriso composto da decine di bocche smembrate, il cavadenti non ha occhi, canini al posto delle palpebre, il vagito dell’insaziabile.
Nonno Gigio è l’unico superstite. Fatica a smuovere la sedia a rotelle dai corpi martoriati sul pavimento. Una ruota slitta su una pozza di sangue mescolato con adesivo per dentiere.
“Picolo basciardo, pecchè m’hai riparmiato??”