«Un'altra giornata di merda», pensò Jack mentre scalava correndo i gradini di Towns Street.
Non incontrò nessuno nell’ascesa che lo portò sul tetto del palazzo. Aprì l’ultima porta che lo separava dal cielo e vide la sua immagine riflessa nel condotto della cappa. Davanti a lui un uomo trasandato. Barba scomposta. Capelli lunghi e mal lavati. Un lieve sorriso si stampò sulla faccia corrosa dalla tristezza.
Arrivato sul ciglio della grondaia si gettò nel vuoto, lasciando la sua depressione là in cima.
A terra una figura scheletrica che impugnava una falce lo attendeva a braccia aperte.
Colma di gioia.