Bambola

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2017 - edizione 13

Il suo corpo ed il suo sguardo vacuo lo avevano fatto letteralmente impazzire. L’aveva comprata.
Una notte, però, lei gli aveva sussurrato “amore”. L’uomo aveva atteso febbrilmente il giorno, una sigaretta dietro l’altra.
Contattato il fornitore, una voce gentile, dopo un imbarazzato silenzio aveva tentato di rassicurarlo, ipotizzando un forte senso di solitudine, che le bambole per il sesso non possono parlare...

Lui aveva deciso di sbarazzarsene comunque. Bellissima, modello extralusso, ora gli suscitava solamente terrore.
L’aveva uccisa, sgonfiandola, e gettata nel cassonetto.
Rientrato, se l’era ritrovata inspiegabilmente distesa tra le lenzuola. Quegli occhi, una volta dolcemente vacui, gridavano vendetta.

Elisabetta Tozzo