Seduta sulla sedia a dondolo. L'ultimo ricordo è la luna color sangue.
Provi a roteare gli occhi, ma lo sguardo resta inchiodato sulla ragazza davanti allo specchio, coltello in mano, cerchietto rosa sulla testa. Il tuo cerchietto rosa.
Si volta, piega la bocca in un ghigno. Due passi, e con la lama ti incide una guancia.
Vorresti urlare, ma le labbra sono come incollate.
Corre via, la senti scendere le scale a passo veloce.
Resti sola, con le grida dei tuoi genitori a torturarti il cervello, a fissare il riflesso di una bambola dagli occhi vitrei e la ceramica segnata.