“Sono tornata” disse, sorprendendomi in cucina, ma capii subito che non era più la stessa. Eppure l'amavo ancora. Si avvicinò barcollante, il corpo orrendamente segnato da ciò che aveva passato. “Ho sfidato la morte, e l'ho fatto per te”. Era così vicina che potevo sentirne l'odore, anch'esso mutato, quanto lei, irrimediabilmente. Si girò, come a guardarsi indietro. “Ora che siamo ancora assieme, non ti lascerò mai”. Le cinsi le spalle, palpitando. Non mi lascerà mai, continuavo a pensare mentre le squarciavo il collo con un coltello, staccandole la testa. L'unico modo per liberarsi dagli zombie.