Mirco stava accasciato sul tavolo, morto. Perdeva sangue dal naso e le pupille erano rivoltate.
Luca fissava sconvolto la scena. Non riusciva a capacitarsi dell’accaduto. La seduta spiritica doveva essere un’innocua messinscena. Cosa era andato storto?
Un’improvvisa folata spense le candele, lasciando Luca al buio. L’angoscia lo travolse, si sentiva disorientato. La cantina sembrava d’un tratto immensa e lui, indifeso, alla mercé delle tenebre che lo opprimevano, amplificando il terrore. Era pietrificato.
Di colpo risuonò un lontano rombo, seguito da un fischio crescente, simile al sopraggiungere di un treno in galleria. Qualcosa stava arrivando. Il tavolo si sollevò da terra e iniziò a oscillare convulsamente. Una possente sferzata d’aria investì la stanza e Luca venne sbalzato dalla sedia. Il fischio si era tramutato in un raggelante urlo stridulo.
Luca se ne stava raggomitolato in balia di quella forza dirompente, le mani pressate sulle orecchie, i timpani sul punto di esplodere. Il cuore stava per schizzargli dal petto.
La lampadina del soffitto prese a funzionare a intermittenza, immortalando a sprazzi una diafana presenza dalla bocca distorta in un urlo agghiacciante. Permaneva solo il gelido lucore di due occhi che inchiodavano Luca in un delirante tormento.
Ciò che non muore è perduto.
Nessuna voce. Le parole piombarono direttamente nel cervello di Luca come una saetta. Urlò dal dolore, in preda a un capogiro. Era a corto di fiato, prossimo a cedere. Decise di puntare la porta, la sua unica via di scampo da quell’incubo. Sotto il febbrile tremolio luminoso della lampadina, Luca scattò. Scorse un movimento fulmineo sulla destra, ma restò concentrato sulla meta.
Chi sottovaluta la morte è perduto.
Un’altra emicrania lo fece vacillare. Era a un passo dalla porta, la presenza a un passo da lui.
Strinse la maniglia.
Sei perduto.
Spalancò la porta. Dall’altra parte lo attendeva Mirco.
Sono nato a Paola, in Calabria, nel 1987. Frequento la specialistica in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa presso l’università di Perugia. Da sempre sono stato un vorace lettore. Sono partito dai fumetti all’età di 11 anni, per poi passare ai libri. Prediligo il fantasy e l’horror, in tutte le loro sfaccettature, sebbene la mia curiosità mi porti spesso a sfociare nella saggistica inerente lo studio comparato delle religioni e di tutti i misteri che si celano dietro la storia dell’umanità. Faccio parte della redazione online Il Libro del Martedì, per la quale recensisco romanzi e ne intervisto gli autori.