- Mamma.
La donna si svegliò di soprassalto e si stropicciò gli occhi con le nocche.
Fuori, nella città muta, le ombre si allungavano sull’asfalto bagnato.
- Mamma. Mamma! - le sillabe echeggiavano nella penombra con il fragore della risacca.
Trattenendo il fiato, le dita artigliate alle coperte, la donna immerse lo sguardo nella stanza deserta e immobile.
- Mamma - piagnucolò ancora la vocina - Fammi uscire.
La donna abbassò gli occhi sulla pancia gonfia al quinto mese e urlò.
Nato a Nuoro, in Sardegna ma non troppo vicino al mare, poco più di trenta anni fa e inspiegabilmente laureato in giurisprudenza a Pisa, Alberto Rudellat vive attualmente a Torino ma medita di salire ancora più alto trasferendosi a Bolzano.
Nell’agosto 2011 ha vinto il premio Mystfest - Gran Giallo città di Cattolica con il racconto Franz il ciccione, pubblicato sul Giallo Mondadori n. 3045.
Nel 2011 ha vinto la Sezione 666 Passi nel Delirio del premio Nella Tela! 2011 con il racconto La macchia. Nel 2013 ha vinto il Premio Ciak si scrive. Ha pubblicato racconti in diverse riviste e antologie.
Dice di scrivere per sé stesso, ma dice anche di non essere calvo e di avere solo l’attaccatura alta.