Iniziò con un prurito. All'altezza del petto, sotto la maglietta. Cominciai lentamente a grattare, camminando. Inizialmente fu liberatorio. Poi, come se mille tenaglie incidessero la pelle. Feci scorrere le unghie, con forza; il sangue, prima lento, poi più copioso, scorreva sotto la maglietta, macchiando pantaloni e scarpe. Ancora il formicolio come mille rasoi, che mi rendevano pazzo. Presi a colpirmi il petto, con forza, fratturai costole e cassa toracica, raggiungendo il cuore. Lo strappai con forza, urlando, crollando agonizzante, lasciandolo rotolare ai suoi piedi. Prima del buio, la vidi raccoglierlo e sorridere. “Ah, com'è dolce l'amore”. E andò via, leccandolo.