Chiamatelo Karma.
Quand'ero piccolo zio Hank mi portò a caccia. Disse che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile, e difatti rischiò d'accopparmi con una fucilata.
«T'avevo scambiato per un capriolo» si giustificò. «Un grosso capriolo infetto.»
Infetto.
Com'è lui adesso.
I telegiornali parlano d'epidemia zombie, neanche fossimo in un videogioco.
Son passati vent'anni da quel giorno nel bosco, e ora sono io a puntargli l'arma contro.
Hank gorgoglia dalla cucina, affamato. Ha gli occhi lattiginosi, il cranio sgusciato, la bocca grondante del sangue di famiglia.
Sembra proprio un grosso capriolo infetto.
Solo ch'io ho una mira migliore.
Chiamatelo Karma.
Oppure vendetta.