Senza pieta'

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2013 - edizione 12

«E a quel punto, ragazzo, non ti basterà gridare e dimenarti, implorando di aver salva la vita... A quel punto dovrai solo fare fuoco: devi farlo fuori quello stronzo, capito?» concluse il Sergente Broderik sventolando l’arma sotto il naso di Cody.
«Senza pietà!» aggiunse, poi sputò a terra con disprezzo i resti di tabacco che aveva in bocca e fracassò ripetutamente il cranio di un esemplare maschio che giaceva a terra legato col calcio del suo fucile a canne mozze.
Cody sentiva raggelarglisi il sangue all’idea di dover compiere un simile gesto, sapeva che erano dei diversi, dei mostri, degli sporchi assassini guidati da un cieco istinto, storditi e invasati al tempo stesso dal loro fato funesto - la nonmorte - ma non osav...
«Quelle luride carogne nascondono i loro piccoli nei condotti della metropolitana, ed è lì che noi andremo a scovarli! Staneremo quegli obrobri e li useremo come esca per arrivare ai maschi alpha del clan: li schiacceremo come mosche!» fece Broderik battendosi il palmo della mano sinistra col pugno.

«E che ne sarà dei piccoli?» chiese allarmato Cody.
«Saranno i primi ad essere eliminati: i nostri scienziati li tratteranno per estirpare dalle loro misere membra il segreto della nonmorte.» sentenziò il Sergente, sfigurato dall’eccitazione.
Cody non disse nulla ma in cuor suo pensava che Broderik fosse un uomo crudele e immotivato, un povero diavolo che giocava a fare Dio... beh, sempre che Dio fosse mai esistito... lui non avrebbe torto un capello ai piccoli, per i quali vi era ancora speranza di non manifestare la devianza non essendo contaminati.
D’un tratto il generatore smise di funzionare e fu buio pesto nella stanza: un mutato afferrò di colpo Broderik e lo trascinò per il condotto di areazione da dove era venuto. Si udirono urla lancinanti e poi solo: «Senza pietà!».

Claudia Gamba

Claudia Gamba: padovana, classe 1986, chitarrista rock, filosofa e insegnante di Italiano L2; le mie passioni sono da sempre la musica, i viaggi oltreoceano, lo sport, lo studio e la cultura horror/fantasy, in particolare la letteratura e il cinema zombi. Amo i giochi di ruolo e i videogiochi a tema, soprattutto quelli spara-spara come House of the Dead, e, dopo anni di ricerche e studi meticolosi, posso affermare che con mio fratello saremo pronti a far fronte ad un’apocalisse zombi: che vengano!