Dopo un rapido bagnetto ed essersi lavato i denti, Dennis tornò dritto nella sua cameretta. Prima di mettersi a dormire, si inginocchiò al bordo del letto ed iniziò a recitare la sua solita preghierina.
“Ti prego, proteggi la mamma ed il papà che fanno sempre tanto per noi e che ci vogliono tanto bene. E proteggi anche la mia sorellona, che nonostante mi tratti sempre un po’ male so che in fondo mi vuole bene, ed anche io ne voglio a lei.”
Si fiondò sotto le coperte, che gli furono prontamente rimboccate dalla mamma, e ricevette un bel bacio della buonanotte sulla fronte. Si spensero le luci e la porta si chiuse.
Cercò subito di non addormentarsi, canticchiando nella sua testa e muovendo ritmicamente le dita dei piedi, perché sapeva che sarebbe puntualmente arrivato. Ed infatti, poco tempo dopo, arrivò. Sentì i suoi piccoli passettini ticchettare prima sul pavimento e poi incamminarsi lungo tutta la coperta. Finse subito di dormire, e riuscì ad udire il flebile soffio dell’Omino mentre gli cospargeva gli occhi con la sua sabbia magica. Scivolò rapidamente nel sonno.
Appena entrato nel suo mondo onirico notò quasi subito una luce e, incuriosito, iniziò ad avvicinarvisi. Mano a mano, i suoi occhi cominciarono a solleticare, poi a pizzicare ed infine a bruciare con intensità sempre crescente. Si svegliò di colpo e dopo un urlo acuto i suoi bulbi oculari esplosero come due palloncini pieni d’acqua. Fiotti di sangue caldo gli inondarono il volto e le coperte mentre si agitava in cerca di aiuto. Subito dopo delle zanne affilate gli squarciarono il ventre, iniziando a scavare avidamente in cerca di qualcosa da mangiare.
Quando si prese una pausa per masticare, fece capolino la vocina stridula del Sandman.
“Povero Dennis. Peccato che nessuno abbia pregato per te, stanotte.”