Egitto 1933
Quando il gigantesco coperchio di pietra viene totalmente rimosso una nuvola di polvere, rimasta imprigionata all’interno del sarcofago per secoli, fuoriesce trasportando con sé un pesante fetore di morte.
La camera sotterranea che custodisce la tomba è situata a circa otto metri di profondità ed è stata ricavata da un immenso blocco di pietra incuneato nella sabbia del deserto in una zona poco distante dalla Valle dei Re.
Il ritrovamento è stato effettuato da John Sasdy un archeologo radiato dalla Royal society a causa delle sue audaci teorie sull’esistenza di creature che di norma appartengono alla mitologia del popolo egizio.
La scoperta di questo sito funerario sta per sconvolgere non solo i dogmi dell’archeologia ufficiale ma anche quelli della consueta percezione della realtà!
Secondo gli accurati studi dell’archeologo inglese la tomba appartiene ad una creatura semidivina che dopo aver vissuto per tre secoli mietendo innumerevoli vite umane fu uccisa da un gruppo di predoni pagati dal Faraone in persona per liberare il regno dalla terrificante minaccia.
Quando la nuvola di polvere si dirada l’archeologo si avvicina al sarcofago e ciò che vede al suo interno lo atterrisce facendolo arretrare di qualche passo, davanti ai suoi occhi giace la mummia d’una creatura mostruosa dal corpo umano e dalla testa dalla forma allungata e sproporzionata rispetto al resto del corpo!
Con l’ausilio d’un coltello affilatissimo recide i bendaggi giallastri che celano il volto del defunto...
Londra 1964
John Sasdy, ancora una volta, si risveglia dal suo “solito” incubo che da più di trenta anni tormenta le sue notti...
Le bende attorno al cranio della mummia si disgregano
lasciando scoperto l’orribile muso irto di zanne d’un abominevole ibrido in parte umano e in parte rettile!
Sono nato il 30 maggio 1983 a Savona, frequento il DAMS di Imperia e lavoro. Sono appassionato da sempre di racconti e film dell'orrore e scrivo dal 2004.