Dalla finestra osserva la notte.
Li vede ciondolare in strada. Volti inzaccherati, vestiti luridi. Avanzano incerti.
Cercano.
Cacciano.
Le provviste scarseggiano. Presto dovrà uscire di casa.
Scavalca l'ultimo scheletro spolpato, entra in bagno; la sorprende a masticare il canarino in uno scoppio di sangue. Riesce a pensare che non è la prima volta che la becca con l'uccello in bocca. Rantola forte come se stesse ridendo.
Troppo forte.
Un grido da fuori: «Zombie!»
Cornelio ha imparato a riconoscere quella parola. Così chiamano quelli come lui e Ada.
Le basi per sopravvivere:
Sono brutti e cattivi, loro.
E puntano alla testa.