Basilica di San Pietro, 21 dicembre 2032.
Un gruppo di vaganti ci sta attaccando. Lancio un’occhiata d’intesa al capitano delle guardie, dopodiché irrompiamo nella piazza facendo urlare i Kalašnikov.
Ne stendiamo un paio colpendoli alla testa, gli altri avanzano vacillando e sembrano prede facili.
Una raffica improvvisa mi squarcia l’addome. Cazzo. Mi libero di un groviglio di budella penzolanti e continuo la carneficina, benedendo il casco protettivo.
Quando anche l’ultimo coglione cade stecchito, altri gendarmi ci raggiungono per aiutarci a raccattare i cadaveri. Un bel po’ di carne fresca da portare dentro, il Santo Padre sarà soddisfatto.