L'inverno
volgeva oramai al termine, le ultime nebbie accompagnavano i risvegli della
campagna e un’altra primavera pronta a cancellare giornate fredde e grigie
si affacciava sul presente. Il profilo dei campi veniva interrotto dai
soliti ontaneti e dal campanile del monastero, sobrio e imperioso.
“Da questo piattume bisogna che prima o poi me ne vada”, si ripeteva Sahib,
mentre le assi della sua baracca in legno iniziavano a scricchiolare ai
primi raggi di un pallido sole mattutino. Poi lanciò uno sguardo a cercare
la complicità di Fred, che di tutta risposta rizzò una delle sue orecchie
aguzze mantenendo lo sguardo perplesso di sempre.
D’improvviso un balzo, e Fred iniziò ad abbaiare al vuoto, in direzione
dell’angolo dove erano stipate le cianfrusaglie che Sahib raccoglieva ai
margini della statale poco lontana. “Che c’è Fred, ci siamo svegliati male?”
domandò Sahib alzandosi e dirigendosi poi al gruppo di ciarpame. Come per
rassicurarlo, agitando le braccia nel vuoto, continuava a ripetere: “Vedi,
non c’è nulla, niente di cui temere, non c’è nessuno oltre a noi,
piantala!”.
Poi, la sua mano, attraversò uno spazio algido, una barriera invisibile che
gli raggelò il sangue nelle vene. Il suo sguardo si fece torvo e si voltò
come per domandare al cane cosa riuscisse a vedere, ma Fred continuava
imperterrito ad abbaiare e ringhiare in direzione di un apparente nulla. In
effetti, il suo mucchio di oggetti sembrava oltremodo polveroso, Fred
appariva smagrito nelle possenti zampe e quelle provviste risultavano le
uniche, di sempre.
Sul tavolo anche uno stralcio di quotidiano che recitava: “Immigrato muore
per assideramento... difficile riconoscimento... avanzato stato di
decomposizione... abbattuto il cane che ne impediva il recupero della
salma...”.
“Ecco - recitò Sahib - ora, Fred, ce ne possiamo anche andare, non c’è più
nulla che ci lega a questo misero posto”.
Insegnante di Disegno e Storia dell'Arte presso un Liceo milanese, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera dopo il quinquennio all'Istituto d'Arte. Ha esposto tele, incisioni e opere grafiche e ha realizzato cortometraggi d'animazione presentati a VideoZero -MI- e al Torino Film Festival (Menzione speciale anno 2001).