Lydia si svegliò
con un tremendo mal di testa. Partiva dalla base della nuca con una fitta
lancinante, per poi salite ad ondate calde e pulsanti per l'intera
circonferenza del cranio.
Dolorosamente si sedette sul letto e pensò a quando fosse cominciato. Prima
di addormentarsi già avvertiva il dolore, ma non prese nessun antidolorifico
pensando che le sarebbe passato con il sonno. Sbagliato. Quando era uscita
dal lavoro stava bene... poi si ricordò di quell'avvenimento. Stava parlando
al cellulare in macchina, quando all'improvviso si accorse che stava per
investire una vecchia megera in mezzo alla strada. Con una sterzata
improvvisa evitò la tragedia e allontanandosi poteva udire la vecchia che
inveiva contro di lei in un dialetto così stretto che non riuscì ad
identificarne l'origine... ecco, dopo quel fatto iniziò il mal di testa.
Lentamente Lydia si alzò dal letto e si diresse in bagno per lavarsi i
denti. Davanti allo specchio vide riflessa la causa del suo male. La vecchia
megera era appollaiata sulla sua schiena. Con la mano sinistra affondava le
unghie del pollice e dell'indice nella nuca di Lydia, mentre con la destra
conficcava tutte le unghie della mano nel cranio della donna. Due occhi
sbarrati e cerchiati di nero fissavano Lydia senza emozione.
Un urlo squarciò l'aria.
Scrittore da strapazzo, disegnatore dei miei stivali e compositore della malora. Si diletta nella creazione di abominevoli creature e paesaggi paradossali. I suoi mondi sono popolati di storie un po' bizzarre, che se vorrete vi allieteranno (o rovineranno) la nottata. Sito web: https://octisland.blogspot.it