Hotel Avana..., iniziavo lentamente e trasudavo
tutto ogni qualvolta ungevo Elia. Speravo
trapassasse. Aveva subito trasformazioni orribili,
raramente io ascoltavo esausto ogni ricordo.
Avevo sentito alcuni racconti amari inneggiare
morte. Asciugo le escrescenze di Elia,
tremolante terribile orco.
Era giugno ed io e il mio amico Elia eravamo in questo Hotel di Cuba, in
vacanza, quando da un giorno all’altro cominciò a mutare in orco dopo aver
letto un vecchio libro polveroso che ho poi bruciato. Da allora si ciba
degli ospiti dell’Hotel che adesco io ma dopo il brutale sfogo dettato
dall’istinto e dalla fame bestiale, la sua anima soffre e spesso tenta il
suicidio lanciandosi dal tetto nel pieno della notte, quando non lo vede
nessuno. Ogni salto lo indebolisce per un po’, lo rende vulnerabile e io
potrei esaudire il suo volere. Non so perché non lo uccido, lui si fida solo
di me e quando lo medico potrei farlo... ma il sangue comincia a piacermi e la
carne umana è deliziosa.
E’ molto divertente poi pensare a chi prenota l’hotel pensando ad una offerta sensazionale ignaro del fatto che 30 euro è il prezzo della sua morte. Elia ha bisogno di un buon pasto a settimana e domani arriva una coppia di amici da Londra. Sto già affilando il coltellaccio, dopo che Elia li avrà sorpresi nel sonno e sbranati io farò il bravo macellaio. Questo machete lo porto sempre con me, anche per difendermi dalla bestia, non mi fido, è sempre più violento. Vi rivelo una cosa, sapevo anche che si sarebbe trasformato e se volete scoprire perché è successo, mettete insieme le iniziali delle parole del primo capoverso di questa storia, la stessa contenuta in quel libro maledetto.
Mi chiamo Domenico Occhipinti sono nato a Ragusa il 27/09/1979 e vivo a Santa Croce Camerina (Rg). Lavoro nel mondo della comunicazione come redattore, autore, blogger, conduttore e inviato.