Vivo
in un mondo di suoni. Immerso nell’inchiostro di china da quando l’incidente
mi ha bruciato gli occhi. La sento, tintinna.
Vivo in un mondo di suoni. E di odori. E questo è il suo odore. Dolce e
nauseante, acre e persistente.
Vivo in un mondo di suoni. E di sensazioni. La percepisco.
Vivevo in un mondo di suoni. Curioso, la vedo.
È più brutta di quanto pensassi, è più bella di quanto pensassi.
È venuta a prendermi. Esco da una tenebra per entrare in un’altra.
Sento il ghiaccio della sua mano sul mio braccio. Non suoni. Non odori.
Luce.