Me la sono
goduta finché è durata. Cazzo, se me la sono goduta.
I bambini che muoiono di fame? Bah, chissenefrega. Guarire le persone
malate? Tanto, prima o poi devono morire. Compiere buone azioni per il mondo
che va a puttane? Negativo.
Sono sempre stato un egoista.
Soldi a non finire.
Con tutti quei milioni ho girato il mondo. Ho mangiato
nei ristoranti più costosi. Ho collezionato esperienze che nemmeno cento
persone in una vita riuscirebbero ad accumulare. Mi sono comprato tutto
quello che cazzo mi passava per la testa. Lamborghini. Ville. Anche un
Cessna che nemmeno so pilotare. Ho organizzato feste in cui ho sperperato
migliaia di euro in droga e vizi. Comprato cose inutili giusto per il gusto
di possederle, per poi distruggerle per gioco. Perchè potevo e me ne
fregavo.
Ero ricco da far schifo.
Il piacere della carne.
Mi sono scopato le donne più belle del mondo. Tutte
quelle che desideravo. Mi bastava addirittura sceglierle da un catalogo,
fare una telefonata e quelle si fiondavano nel mio letto, disponibili a
qualsiasi cosa. Ci ho fatto ogni schifezza che mi passava per la testa. A
trent'anni avevo scopato più io di un'intera città di arrapati, e mai con la
stessa donna.
Incredibile vero?
Se non fosse stato per quel fottuto terzo desiderio.
Voglio vivere per sempre.
Un giorno, all'età di centosedici anni, il mio vecchio
corpo non ha più resistito al tempo. Il cuore decrepito ha smesso di battere
e mi sono afflosciato sul pavimento come un sacco vuoto. Al funerale c'erano
migliaia di persone, le sentivo attraverso l'ebano della bara.
Questo avveniva dodici anni fa.
Imprigionato in questo corpo che marcisce giorno dopo giorno, nel buio
silenzioso della mia tomba, non posso fare altro che pensare e ricordare i
fasti del passato.
Per l'eternità.