C'erano proprio tutti, alla festa di Bruno. La sua ragazza Nadia e il suo miglior amico Dario. Quello con cui gli metteva le corna, secondo il più trito dei clichè. C’era il dottor Renzi, suo capo, per il quale aveva lavorato in condizioni che anche un cinese avrebbe rifiutato, e che al momento della promozione gli aveva preferito la giovane avvenente stagista. Non mancava neppure Fabio, che più di vent’anni prima si divertì a rendergli la scuola media un vero inferno. Bruno era riuscito persino a rintracciare e ad invitare il “nonno” che durante la naja si era impegnato a tormentarlo in modi sempre più umilianti e fantasiosi.
Gli ospiti se ne stavano coi bicchieri in mano, inquieti
sul senso di quella festa misteriosa.
Tra di loro serpeggiava un palpabile imbarazzo.
Nulla in confronto a quello che aveva passato Bruno in tutti quegli anni,
grazie a loro.
Trovava sollievo solo nel buio della sua stanza, quando la rabbia, la
vergogna, e la paura gli parlavano.
Sussurri che crescevano d’intensità. Notte dopo notte. Fino a non poterli
più ignorare.
Voci stridenti come quelle di bambini di latta cui un giocattolaio pazzo
avesse dato il dono della parola. Facci uscire, dicevano. Facci giocare con
loro. Rideremo come hanno riso di te. A noi piace tanto ridere.
Così si ingegnò in un piano. Con scuse diverse, insistendo molto, aveva riunito tutti quanti a casa sua per quella serata improbabile. E finalmente era arrivato il momento della torta.
Bruno soffiò sulla candelina e nella stanza invasa dalle
tenebre calò un gelo innaturale.
Decine di sorrisi aguzzi presero a scintillare nel buio come piccoli rasoi
dispettosi sospesi nel vuoto.
L’aria si riempì delle risatine metalliche di mille tagliole affamate.
Poi ci furono solo urla e suoni bagnati di carne lacerata.
La festa era finalmente cominciata.
40enne informatico amante della lettura e di tutto ciò che è cultura horror/sf/weird, ho visto alcuni miei racconti brevi pubblicati su antologie Delos ("365 racconti erotici per un anno" , "365 racconti horror per un anno") e sul progetto benefico "365 storie cattive". Non ho ambizioni da scrittore professionista, ma mi piace mettermi alla prova su testi brevissimi perchè sono una sfida interessante.