Il rosso tramonto già cedeva il passo alla sera, mentre l'auto ci conduceva
alla zona boscosa a nord di Greenville. Aelee scrutava dal finestrino quel
panorama in continua metamorfosi, ansiosa di raggiungere la radura che lei
stessa aveva scelto per quella notte di campeggio. A tratti guardavo mia
moglie Joan, anche lei felice alla vista degli stessi luoghi che, giusto
dieci anni fa, ci regalarono la gioia di diventare una vera famiglia;
proprio lì, infatti, il 30 Aprile 2001 trovammo quell'angelo in fasce che
sarebbe diventata la nostra dolce Aelee.
Come previsto, piantammo la tenda nella suggestiva radura, circondata da
alte colonne verdeggianti che si contorcevano sotto il peso della loro
secolare esistenza. Un fuoco ci avrebbe protetto dagli animali che trovavano
rifugio nel buio della boscaglia circostante. Mai potevo immaginare la
triste sorte che l'impietoso destino ci aveva riservato!
Ricordo ancora quell'urlo, orrendo nella sua oscena acutezza, scaraventarmi
dalla quiete del sonno in quel proscenio infernale che ancora oggi tormenta
i miei sogni di reietto.
Mi risvegliai nella tenda, solo, e presto riconobbi nel mostruoso grido la
voce dell'amata Joan. Uscito frettolosamente dal riparo, quasi impazzii
dinanzi quell'orribile scenario di morte: un'acuminata radice, come
scagliata da vili demoni nascosti nel terreno, trapassava il corpo di mia
moglie, assorbendo avidamente ogni rossa goccia che ancora zampillava dal
petto dilaniato.
Intanto Aelee fluttuava a mezz'aria, silenziosa, impassibile in volto;
immersa in un pallido bagliore, la sua pelle, simile a corteccia, generava
crepe e propaggini in perenne movimento, a ritmo con le incalzanti danze dei
vetusti e frondosi rami che la circondavano.
Davanti al mio sguardo inorridito, piante ed animali esplodevano in un
corteo di suoni e canti impronunciabili, inneggiando alla rinascita della
loro dea: Aelee, la figlia del bosco, era ritornata, e gelosa la natura ne
aveva rivendicato la maternità.
Sono nato a Formia il 15 Marzo del 1986. Ho frequentato il liceo classico ed attualmente studio per conseguire la laurea specialistica in ingegneria meccanica. Amo tutte le scienze, la matematica e la fisica, ma ho un debole per la mitologia in generale e per la letteratura horror. Da un mese circa mi diletto nello scrivere brevi racconti, dopo la scoperta, quest'estate, dei testi e dell'universo di Lovecraft.