Stai per chiudere il cancello quando ti accorgi delle due vecchiette.
- Signore, il cimitero sta chiudendo – ti affretti a dire.
Sei stanco, infreddolito e hai fame.
Le donne si avvicinano. Sono vecchie, molto vecchie. E davvero brutte. Ti
domandi come facciano a reggersi in piedi.
Ti pregano di potersi attardare dieci minuti. Vengono da molto lontano.
Sbuffi. Quasi ogni giorno sei costretto a sorbirti queste storie. A te non
importa. Tu hai un orario di chiusura da rispettare. E non puoi
impietosirti.
- Dieci minuti. Non di più! – rispondi, un po’ infastidito.
Le vecchie fanno una smorfia di approvazione, ti ringraziano e si avviano
all’interno.
Ne approfitti per posare alcuni attrezzi e chiudere una cappella. Nel
frattempo borbotti tra te e te. Ma perché non vengono la mattina? Cos’hanno
da fare a quell’età?
Torni all’ingresso e resti sbigottito.
Le donne adesso sono molte di più. Una decina. Una più vecchia e brutta
dell’altra. Sono posizionate in cerchio e ti stanno aspettando. Ti viene da
imprecare.
- Cosa state facendo? Il cimitero è chiuso! -
Una di loro si avvicina lentamente, aiutandosi col bastone. Sembra voglia
confidarti qualcosa. Invece tira fuori uno spray e te lo spruzza dritto
negli occhi. Non vedi più nulla. Cerchi di urlare, ma in un attimo tutte ti
sono addosso. Ti colpiscono alla testa e all’addome. Poi ti legano e
imbavagliano.
Vedi solo ombre e sei stordito. Cosa vogliono da te?
Ti trascinano per alcuni metri. Vicino a una fossa. Un po’ più in là c’è un
pentolone acceso sul fuoco. Sul selciato una bara scoperchiata e a terra un
cadavere.
Il terrore ti assale. Apri e chiudi gli occhi più volte. La vista sta
tornando. Non riesci a credere a quel che vedi.
Le vecchie prendono il corpo esanime. Una di loro tira fuori un coltello e
apre il cadavere all’altezza dei reni. Preleva qualcosa di simile a del
grasso animale e lo getta nel pentolone.
Ti rendi conto di star urlando, anche se imbavagliato. Gli occhi di fuori e
il viso deformato dalla paura. Ma nessuna ti presta attenzione. Cerchi di
divincolarti, ma non c’è nulla da fare.
Una vecchia sta girando lentamente l’infuso. Come fosse la minestra per i
nipotini. Quando il miscuglio è pronto ne vedi alcune bere a turno. Pochi
istanti e cominciano a mutare forma. Fino trasformarsi in donne bellissime.
Alcune brune, altre bionde. Tutte con corpi magnifici. E con uno sguardo
ammaliante.
Ridono e ballano. Felici.
Quelle che ancora non hanno bevuto ti guardano. Capisci subito. E urli come
mai hai fatto in vita tua. Ma nessuno ti ascolta. Nessuno ti viene ad
aiutare.
Ti pugnalano all’altezza del rene. Vedi una di loro infilare la mano
all’interno del tuo corpo. Poi tutto diventa confuso. Stai perdendo i sensi.
Stai morendo.
L’ultima cosa che vedi sono dieci bellissime ragazze che si avviano
all’uscita ridendo e cantando a squarciagola.