L'epidemia

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

Ormai è passato quasi un anno da quando l'Epidemia ha devastato l'umanità.
Adesso, sulla terra ci sono più vampiri che esseri umani e la lotta per la sopravvivenza è sempre più drammatica.
Niente è più come prima, nessun luogo è più sicuro, regna una sola certezza: il buio appartiene ai vampiri.
Ancora nessuno ha capito la vera causa scatenante di questo orrendo incubo, quale virus abbia potuto portare l'inferno sulla terra e gli uomini cercano con tutti i mezzi possibili di sopravvivere, nella speranza che un giorno non troppo lontano l'Epidemia venga sconfitta.
Forse l’appellativo di vampiri non è corretto, anche perché queste creature leggendarie nella letteratura avevano addirittura fascino e modi da aristocratici.
Invece, questi orrori ambulanti non hanno niente di umano, niente sentimenti, nessuna pietà, il loro unico scopo è cibarsi di esseri umani, berne il sangue, farli a pezzi.
E’ incominciato tutto all’improvviso, sembrava una sera come tante altre invece portava con sé la morte per tutti gli uomini e la distruzione della civiltà.
Le prime urla, i primi lamenti, le prime fughe forsennate, poi il caos totale e l’indomani il mondo si svegliava all’inferno.

Durante il giorno si fanno piani, ci si organizza, si studia come sconfiggerli, si provvede alla sopravvivenza e sembra quasi che l’umanità possa ancora avere un futuro.
Ma quando scende il crepuscolo, è come se una marea nera portasse via ogni speranza, arrivano loro ed il mondo viene immerso nell’allucinante realtà dei vampiri.
Fino all’alba ogni strada è deserta, gli uomini sono barricati nei rifugi ed i vampiri vagano per la terra in cerca di sangue, di carne.
Un giorno, forse, questo incubo finirà e l’umanità potrà nuovamente camminare per le strade e sentirsi padrona del mondo.
Ma, fino a quel momento, i padroni del mondo saranno i vampiri.

Gennaro Cavaliere