Marte

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

05.00 minuti. Tac, tac, tac...
«Collateral, mi senti?».
Solo un insignificante ronzio dal walkie-talkie.
Paul cercava di mettersi in contatto con Collateral, il fidato autista di colore della Sperantia, prodotto della avanguardia aereo-spaziale del XXI secolo, oramai distrutta davanti a sé. Paul ignorava però che Collateral era morto.
Era svenuto quando Collateral aveva gridato dalla cabina di comando: «Precipitiamo!». E poi il buio.
04.00 minuti. Tac, tac, tac...
Si era risvegliato lì, sul terreno rosso di Marte. Accanto a sé, i cadaveri dei suoi compagni di equipaggio: Josh, Genesis, MacIntyre e De LaGrange.
Si voltò e notò un grosso armadillo che scompariva dimenandosi alla base di una duna. Ma capì cosa era solamente dalla coda: ripugnante, lunga e spessa, composta da grossi anelli.
Era un topo.
03.00 minuti. Tac, tac, tac...
Rimase imbambolato per qualche istante a guardare il grosso animale mutante, con il walkie-talkie ancora stretto nella mano. Osservò la radiolina e, resosi conto che il ritorno del segnale era ancora un inutile ronzio, la gettò a terra.
Si sforzò di restare calmo.

02.00 minuti. Tac, tac, tac...
Un trillo ed una lucina rossa lampeggiante. ''Diavolo! L'ossigeno!''.
Paul Jackson entrò nel peggior incubo della sua vita.
Era rimasto ipnotizzato dall'atmosfera marziana. Prese a respirare velocemente e il casco gli si appannò tutto. Corse allora verso la navicella.
Il count-down spietato andava avanti inesorabile.
Inciampò.
01.00 minuto! TAC, TAC, TAC...
''É la fine'!' pensò Paul smarrito, rialzandosi da terra a fatica.
Il container dell'ossigeno era ancora lì al suo posto, intatto. Paul agganciò la spina della bombola al rifornitore.
Chiuse gli occhi e si inginocchiò a terra esausto e riprese finalmente a respirare regolarmente.
Improvvisamente una mano sudata, verde e squamosa, lo afferrò per la spalla destra.
Paul si voltò di scatto e, con gli occhi sgranati, urlò.

Alfonso Strazzullo

Mi chiamo Alfonso Strazzullo, ho 29 anni, sono un medico ed ho una sterminata passione per la lettura e per la scrittura. Ho cominciato a scrivere da quando avevo più o meno dieci anni. Da allora la mia passione è rimasta ''sopita'', a parte qualche pubblicazione sul giornalino scolastico e cose simili. Da qualche tempo ho ripreso la penna in mano e da poco ho iniziato a frequentare il Laboratorio di Scrittura Creativa che si tiene a Napoli da parte della scrittrice Antonella Cilento.