Diario di Lucy, Bosco Hamir
Riuscivamo a vederle. Erano tredici. Lunghi sudari neri ricoprivano i loro corpi corrotti. Blasfeme croci bianche rovesciate spiccavano nelle loro schiene! Come hanno osato arrivare a tanto. Ora si prendono pure gioco di nostro Signore! Non vedo l'ora di affondare i tre rebbi del mio forcone nelle loro putride carni.
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Che emozione! Ci siamo lanciate sul male come un porco
affamato azzanna un uomo incauto che entra nel suo recinto. Alla nostra
vista però non scapparono. Non fecero appello alla nostra misericordia. Si
limitarono a fissarci. Immobili. Con le bocche, spalancate come fornaci,
incominciarono a ghignare. Quelle grida, come mille lame piantate sul
costato, ci rubarono il respiro. Indugiammo, ma solo per un attimo.
Il sole di mezzanotte. La folle corsa. Le nostre grida. Il loro caldo
respiro. Il perlaceo e tiepido sangue fumante. I nostri visi, le nostre
mani, le nostre gambe inondate dal suo piacevole calore. Il tonfo dei loro
corpi ormai esanimi. Che estasi!
La tredicesima è stata sicuramente ridotta a brandelli e divenuta gradito
banchetto per qualche animale visto che non ne abbiamo trovato la carcassa.
Abbiamo adempito alla nostra missione, vero Luce? Non conoscete Luce! È una
amorevole gattina bianca che ho trovato stamane in cucina attorno al forcone
piacevolmente impiastrato di nero sangue rappreso. Una gradita compagnia in
questa casa vuota e silenziosa.
Diario di Amy
Stamane ho visto un bel gattino. Era nerissimissimo. Aveva una strana X
bianca nel dorso. È entrato nel magazzino di Mastro Mil. Vado a prenderlo.
Uffa. Non c'era. Ho trovato solo un antipatico gattino bianco che mi ha
graffiata. Cattivo, non lo voglio!
Diario di Mil
Ho trovato aperta la botte contenente la soluzione di *Solfato di Bario.
Quella bricconcella di Amy...
*Sostanza bianca atossica usata come colorante
Vivo in una terra perennemente baciata dal sole e dal mare: la fiera Sardegna. Diversamente dalla maggior parte di voi non ho mai scritto nulla in vita mia (se non qualche deludente tema alle scuole superiori!!). Nonostante questo ho sempre avuto la passione della lettura di grandi maestri della penna, soprattutto del passato. Invidio il loro sconfinato vocabolario. Purtroppo i miei pesanti studi ingegneristici limitano molto la mia passione. Questo periodo di riposo forzato post laurea mi ha avvicinato molto alla letteratura. Quindi perchè non buttarmi nella scrittura... A voi l'ardua (o ardita) sentenza...