Qualcosa di brutto

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

L'uomo prese tra le sue mani la pistola. Continuò a rigirarla.
“Era tutto finito. Era tutto maledettamente finito”. Pensò.
Ora toccava a lui.
Si puntò la pistola alla tempia. Chiuse gli occhi.
Sentì le viscere sciogliersi ed una strana forma di calore bagnargli l’interno delle cosce.
Se l’era fatta addosso. Rise. Nervosamente.
Respirò forte mentre cercava il coraggio per premere il grilletto.
Non c’era più molto tempo.
Ora lei sarebbe venuta.
Avrebbe strisciato lungo il muro, racchiusa in una nebbiolina fitta e leggera.
Avrebbe avvolto ogni suo centimetro di carne libera, sarebbe penetrata con un leggero formicolio attraverso i pori della pelle, sino a giungere alle pareti delle vene. Poi il sangue sarebbe stato vaporizzato, i muscoli raggrinziti, la pelle disseccata sulle ossa dello scheletro.
La febbre-vampiro. Così l’avevano chiamata quelli del laboratorio. Prima di morire.
Qualcosa era andato storto nell’esperimento.
Non una semplice arma batteriologica, ma un organismo intelligente, spietato, incontrollabile.
Dava la caccia in modo ossessivo agli uomini-preda. Li blandiva con un leggero profumo di cannella, poi li prendeva.

Ce ne avevano messo a capire come funzionava. Ma non come combatterla.
Bisognava solo non esporre la pelle all’aria. Una cosa folle. Nessuno era stato abbastanza forte da resisterle.
Ora le mummie disseccate erano sparse per le vie di Palm City. Senza vergogna. Nessuno le copriva, nessuno avrebbe avuto la pietà di seppellirle. Piano piano li aveva presi tutti.
Tutti tranne uno.
L’uomo si sciolse piano la sciarpa attorno al collo, poi tolse il casco integrale che gli copriva il volto e la testa. Infine si tolse piano i guanti.
Era inutile spararsi con un casco da motociclista sulla testa.
Puntò di nuovo la pistola alla tempia, strinse il dito sul grilletto.
Non ne ebbe il tempo. Un lieve profumo di cannella aveva invaso la stanza.

Michele Barbera

Sono nato nel 1969. Ho la passione per tutto quello che è horror (libri, film). Leggo il "Re" ed i classici (Poe, Lovecraft). Mi appassiona sopratutto l'horror che ha a che fare con la vita moderna (oggetti, virus, pandemie, etc)... Scrivo parecchi racconti e romanzi, ma pubblico (ahimé) assai poco. Ah, dimenticavo: faccio l'avvocato. Penalista, naturalmente. Abito in provincia di Agrigento, a Menfi.