Quando riapri a fatica gli occhi macilenti, sforzando le palpebre congiunte dal tuo stesso sangue rappreso, ti rendi conto che le sagome prima nascoste dal buio si rivelano a te, che l’odore del lurido antro in cui il tuo corpo è stato violato è mille volte più intenso e chiaro, che il fetido respiro dei tuoi carnefici giunge alle tue orecchie come un gong impazzito, che il tuo corpo ti sta abbandonando contorcendosi in fitte di un dolore insopportabile, che stai morendo pur avendo piena coscienza di ciò che ti accade. Il tuo sguardo rotea vorticosamente incontrando i loro volti eburnei, solcati da un perverso e disumano sorriso, mentre il tuo corpo agonizza senza controllo, quasi che una coscienza estranea lo stesse guidando lentamente verso la morte. Senti mancare il respiro, mentre le tue membra ormai gelide e stanche si tendono paralizzandoti, espelli i tuoi fetidi escrementi a terra, svuotando completamente il tuo morente involucro di carne, infine perdi la vista, la voce, il pensiero.
Muori. Prende possesso del tuo cadavere una nuova natura, potente, violenta, divoratrice di ogni umanità. Il tuo busto si solleva di scatto gettando lo scompiglio negli increduli predatori che ti sono attorno, il tuo sguardo li investe facendoli indietreggiare timorosi come scimmie davanti ad un fuoco, il tuo candore li rende schiavi in tuo potere. Sfiori il tuo collo ove profonde cicatrici ti ricordano la violenza con la quale ti privarono della tua innocenza, infettandoti con il gene della loro stirpe maledetta. Prendi coscienza delle tue fauci mortali, emettendo suoni gutturali e primitivi, idioma che nasce spontaneo dalla tua bocca avida di sangue. Sei figlia di un demoniaco incesto e la luce del giorno fuori di qui attende per liberare la terra dall’oltraggio della tua presenza. Il giorno ti attenderà in eterno mia regina.
Nato a Genova il 16/02/1981, autore del romanzo horror "Il culto di Xeth" edito a fine giugno 2010 dalla 0111 edizioni.