Le 23,24.
Carla fissava con trepidazione il monitor del suo laptop. Erano passati otto
giorni dall'ultima volta che lui si era fatto sentire.
Nel buio della sua stanza, appena distratta dal sottofondo della chitarra di
Jeff Buckley che sgorgava, acidula e malinconica, dalle casse di un vecchio
lettore cd, la ragazza contava i secondi che la dividevano da quella
sessione di chat così a lungo attesa.
La faceva ridere, la emozionava... quel ragazzo... tutto di lui le
trasmetteva qualcosa di più profondo, di più intenso di quanto si potesse
aspettare da un interlocutore ancora, dopo più di tre mesi, strenuamente
trincerato dietro il proprio nickname.
Solo questo, in fin dei conti, era certo di lui. Solo quel Carved21 che
lampeggiava nella barra inferiore del suo sistema operativo, specchio di un
omonimo, anonimo indirizzo hotmail.
Il tempo, però, passava ancora. Era quasi mezzanotte, e lui le aveva
promesso che si sarebbe fatto sentire almeno quella sera, almeno quel 14
Aprile.
Almeno per il giorno del suo compleanno.
Carla aveva rinunciato alla solita uscita con gli amici e con il fratello,
pur di poter essere lì, quella sera, immersa in un sogno di felicità
artificiale.
Mancavano solo 4 minuti.
- Guarda tu, se a 19 anni... anzi no, ormai 20... devo starmene qui davanti,
come una bambinetta delle medie, ad aspettare qualcuno che, per quanto ne
so, magari ha proprio quell'età lì - disse Carla, poggiando i polpastrelli
di entrambe le mani sulla tastiera del pc, e contraendole poi, fino ai pugni
chiusi, in un accenno di graffio.
La giovane abbassò di nuovo lo sguardo verso l'orologio che si trovava proprio in fondo a quella barra che non voleva saperne di illuminarsi.
- Dannazione! - esclamò, alzandosi dalla sedia girevole, decisa più che mai ad andare in sala, sul divano, a prendersi due coccole almeno dal cane; tanto più che non c'era nessuno... come aveva detto al suo ora irreperibile interlocutore, il ristorante era prenotato già da sue settimane, ed i suoi avevano deciso di mantenere la prenotazione per passare la serata tra di loro, lasciando un po' di libertà alla "festeggiata".
Girata la maniglia, aperta la porta, sul cui esterno, in alto, campeggiava la scritta "Carla's Room, Beware!". Carla aveva già tre quarti del piede destro oltre la linea che divideva il pavimento della sua camera da quello, differente, del corridoio quando, d'un tratto, dalle casse del laptop giunse chiaro il suono di apertura chat, a scandire una, anzi almeno tre, frasi scritte.
Carla, col cuore in gola, sfiorò il mouse-pad del portatile con l'indice
tremante e un po' sudato, mentre le palpitazioni quasi le offuscavano la
vista.
La finestra si sollevò, sulla nuova pagina si leggeva:
"Carved21 - 23,58: Ciao, temevo di far tardi..."
"Carved21 - 23,58: Ti ho portato un regalo..."
"Carved21 - 23,59: Girati, ti chiudo gli occhi."
Carla non capiva, ma si voltò, giusto in tempo per vedere una scia nera
calare velocemente fino a mezza altezza... poi un colpo, poi...
Poi Carla era stesa a terra, sul pavimento freddo della sua camera,con
un'aureola di sangue scarlatto a cingerle il capo.
La figura di un uomo si chinò su di lei, che ancora muoveva a scatti gli
occhi dietro le palpebre socchiuse.
- Ah, Carla - sussurrò con voce gentile e suadente - quasi dimenticavo...
Buon Compleanno!
L'uomo si alzò, allontanandosi dalla camera illuminata dall'alone di un monitor da 22 pollici... in sottofondo, ora, le note iniziali di una canzone dei Coldplay facevano eco alla mezzanotte. Sul lettore cd una custodia vuota, di quelle dei cd vergini che si possono comprare nei negozi. Sulla copertina, a pennarello, una scritta: "Mix per il mio Amore, Buon Compleanno! Tuo Alberto".
Mi chiamo Marco Spampinato. Nato a Milano il 30 Settembre 1986, sono però romano a tutti gli effetti. Frequento a Roma la facoltà di Lettere e Filosofia; scelta ovvia per chi scrive dall'età di nove anni, ma non per questo poco ponderata, anzi. Ho scritto e scrivo diverse recensioni per il mio Blog sul cinema, nonché per alcuni altri progetti. Una mia breve recensione dell'Hamlet di Kenneth Branagh, in lingua inglese, è stata pubblicata sul sito dell'IMDb (Internet Movie Database). Oltre a questo, ho ricoperto il ruolo di correttore di bozze, a 360 gradi, per un sito di videoludica. Le mie passioni sono la mia ragazza, il cinema, i buoni libri, la poesia, lo sport a tutti i livelli e molto altro ancora. La passione per l'Horror è vecchia quanto me: cominciata con una visione in VHS di Zombi di Romero, proseguita con Poe e King, non sembra voler attenuarsi.