Esistono bambini
cattivi.
E sono la maggioranza.
“A me gli occhi!”, mi scherza Mario serrandomi il volto e
fissandoli mentre i suoi amici scappano con le mie biglie verdi. Ieri
ancora, per la quinta volta.
Piangevo. “Scambia le loro con queste”, mi suggerì la bocca che vive nel
muro. E’ lei che mi regala le biglie. Si schiuse e ne lasciò cadere a terra
di nuove, speciali e rosse.
“A me gli occhi!”, ho detto prima io, oggi.
Siamo tutti felici adesso.
Le loro biglie per me, candide e morbide.
E per loro le mie. Al posto degli occhi.