Era distesa su di me a godersi il sole, inconsapevole. All’improvviso non ho più resistito: le ho estratto le tibie con i miei artigli squamosi. Non poteva urlare perché le avevo già staccato la lingua masticandola di gusto. Mi osservava atterrita finché l’iride ha iniziato a girare vorticosamente: sembrava una slot-machine andata in tilt! Non ero uno scoglio, ero qualcosa da tenere segreto. Ora sono rinchiuso qui e nessuno sa di me e di ciò che è successo.
Sono Marco Platania, uno studente in lettere di 28 anni. Amo la vita, la mia città, lo sport e l'horror.