... nel buio del sotterraneo vide i ragazzi, legati polsi
e piedi alle colonne con catene. Avevano le gambe nude, e così pure la
schiena. Le loro bocche, tinte di sangue, si aprivano, lasciando intravedere
un moncone di lingua, ricucito chirurgicamente, che si muoveva debolmente.
Da quelle bocche spalancate uscivano mugolii appena udibili, striduli, come
squittii di topi.
I volti erano pallidi. Dal piccolo doppio foro che avevano sul collo, vicino
alla scapola, il sangue scivolava giù, a piccoli fiotti, bagnando la pelle,
arrossava le pozze d'acqua...