Sangue chiama sangue

2° classificato al concorso "Premio Scheletri", 2016 - edizione 8

Lisa stringeva le ginocchia al petto, aveva la schiena appoggiata alla testiera del letto e i piedi nudi uno sopra l’altro. La luce gialla sul comodino sfumava i contorni della stanza. Il resto era un buio infinito.
Lisa fissava la macchia di sangue sul lenzuolo. La camicia da notte le accarezzava il seno abbozzato da dodicenne e i fianchi stretti. L’abito aveva una macchia simile a quella sul letto. Chissà se si era sporcata anche i soffici peli che le stavano spuntando sul pube. Non stava sognando, la sensazione di bagnato era reale. I dolori erano reali e... seducenti.
Non era sola.
Lisa alzò lo sguardo verso il buio. Il nero si coagulò lentamente di fronte a lei. Più esso si faceva mostro, più si avvicinava al letto. Era molto alto, le braccia e le gambe sembravano rami esili e lunghi, e le dita erano appuntite. La sua pelle sembrava dura come cuoio. La testa era mostruosa, le sue corna lo rendevano imponente. Il sesso era esposto e umano.
«Chi sei?», sussurrò Lisa.
La creatura non rispose ma la sua bocca divenne una falce.
«Perché non ho paura di te?»
La creatura la indicò: «Perché io sono parte di te».
«Cosa mi sta accadendo?»
«Quello che è giusto che accada».
Lisa si guardò una mano sporca di rosso.
«Sangue chiama sangue e quando accadrà tornerò per conoscere la tua decisione».

 

A quindici anni ci si innamora facilmente ma Lisa era sicura di non esserlo. Era stato solo appagamento.
Era a letto, nuda, di fianco a lei dormiva un ragazzo. Non si era accorto che lei era sveglia.
Lisa accese la luce del comodino. La stessa della sua infanzia. Poi si tirò su e si abbracciò le ginocchia contro il seno.
Guardò il ragazzo e poi si accarezzò in mezzo alle gambe. I polpastrelli erano rossi.
Il dolore della prima volta fu grande e con esso il piacere.
Dolore e piacere come una dimensione deliziosa e sconosciuta.
All’apice aveva desiderato potesse durare per sempre.
Alzò lo sguardo.
Lo aspettava.
Il buio si fece materia e l’essere apparve come al tempo del menarca.
«Lisa…», disse il sorriso tagliente, «Noi ora siamo una cosa sola».
«Ciò che ho provato è stato… è quello che voglio».
«Lo so. La gente non mi vedrà, ma io ci sarò».
Lisa aprì le gambe e appoggiò la schiena al letto. Piegò leggermente le ginocchia. La creatura allungò le mani e le sue dita la penetrarono. Poi uscirono e la lingua saggiò il sangue dell’imene rotto.
«È sangue di lussuria e dolore».
Lei sentì il ventre pulsare.
Il demone afferrò le grandi labbra di Lisa e dilatò la vagina.
Un formicolio le scese lungo le cosce.
Poi l’essere afferrò il clitoride arrossato e tirò la pelle. Con un’unghia affilata trapassò da parte a parte la carne sensibile.
A Lisa mancò il fiato. Chiuse gli occhi e reclinò leggermente la testa. Il piacere era intenso. Tanto quanto il dolore.
Quando riaprì gli occhi, vide che il demone reggeva una catenella. Questa raggiungeva il suo sesso. E vide che lì ora c’era un anello e un sigillo.
«La tua vita è consacrata a me. Ci sarò sempre, ovunque andrai. Ti aiuterò a seguire la tua natura».

Alberto Büchi

Alberto Büchi nasce a Milano nel 1978 e si laurea in Economia e Commercio nel 2002. Dopo pochi mesi si trasferisce a Londra per frequentare la New York Film Academy. In Inghilterra impara le tecniche narrative cinematografiche e soprattutto il mestiere di filmmaker, che svolge con entusiasmo fino al 2012. Parallela e costante è la passione per la scrittura, preferendo in particolar modo il genere fantastico e horror, a cui appartiene il racconto “Eleonora”, che nel 2013 vince il concorso bandito dal sito www.TheFear.it. Nello stesso anno, pubblica on line alcune recensioni di romanzi dello stesso genere. Ha anche lavorato come ghost-writer e ha visto pubblicare alcuni suoi racconti in antologie di genere horror editi da Nero Press Edizioni; un suo racconto di genere steampunk è stato segnalato al concorso Hypnos 2016. È stato pubblicato negli Stati Uniti il suo libro Frontier Wanderer dalla casa editrice Caliburn Press/Siento Sordida, pubblicato in Italia in ebook col titolo L’Eroe delle Terre Morenti dalla casa editrice Nero Press. È nato il 2 di Novembre, il giorno della commemorazione dei defunti. Forse, è per questa ragione che crede davvero in un’Apocalisse Zombie.