Una volta in un paese lontano lontano viveva, assieme alla sua mamma, Timothy. Era un bambino di nove anni, molto sveglio ed interessato a ciò che
il mondo gli offriva. Passava ore ed ore ad osservare le foglie dell’albero
di pesco mosse dal vento e trascorreva interi pomeriggi ad inseguire grosse
api che di fiore in fiore, cercavano il loro nettare. Era così che Timothy
si divertiva.
Timothy non aveva nessun amichetto, nessuno con cui inseguire le sue amate
api, nessuno con cui giocare a palla all’ombra del suo pesco. Timothy era
nato con i vermi al posto dei capelli.
La sua mamma cercava sempre di tagliare questi vermi che tanto spaventavano
il bambino; ma più lei li tagliava, più loro crescevano lunghi e cattivi di
prima.
A scuola Timothy era sempre preso in giro da tutti gli altri bambini:
- Guardate! - dicevano quelli - È arrivato Timothy, il bambino con i vermi al
posto dei capelli... Non può giocare con noi, lui è brutto, è diverso -. Il
bambino triste e tutto solo tornava a casa, e chiuso in camera, cominciava a
piangere e a piangere, ma ogni lacrima che versava, veniva bevuta dai vermi
che aveva in testa.
Povero Timothy, non riusciva neppure a piangere.
Un giorno venne a trovarlo il nonno, che portò al nipotino un regalo; era un
cappellino rosso di lana che, indossato, avrebbe nascosto i vermi del
piccolo.
Ma tutto era vano; i vermi poco a poco iniziarono a mangiare il cappellino
del bambino, e in pochi minuti del regalo del nonno non era rimasta più
traccia.
La sua mamma allora tentò di spruzzare in testa a suo figlio uno spray
insetticida, che avrebbe sicuramente ucciso quei vermi famelici. E così
accadde; uno ad uno quei vermi iniziarono a morire e a cadere dalla
testolina di Timothy.
Il bambino era tanto felice ora, corse subito a scuola e avvicinatosi agli
altri bambini gridò: - Non ho più i vermi, adesso anche io posso giocare con
voi! -. Ma quelli risposero - Guardate, è arrivato Timothy, il bambino senza
capelli... Non può giocare con noi, lui è brutto, è diverso -.
Il bambino rattristato tornò a casa e chiuso in camera iniziò a piangere
dallo sconforto. Pianse per ore ed ore, e pianse così tanto che Timothy morì
affogato dalle sue stesse lacrime. Ora non aveva più i vermi al posto dei
capelli.