Misero
Pablo! Morire a sedici anni: senza preavviso il suo giovane cuore si è fermato. Per un
lungo giorno.
Inspiegabilmente esso riprende a battere. Pablo riapre gli occhi arancioni in una totale
oscurità. Non percepisce il suo corpo congelato. Non riesce a muoversi: prova; riprova.
Si tasta con limitata sensibilità alle dita: si avverte completamente nudo. Sotto di lui
cè qualcosa di ghiacciatamente viscido e molle. Tenta di sedersi. Cade, è
nuovamente supino su quellammasso indescrivibile: un lieve solletico sulle spalle,
come di fili sottili. Allunga la mano, palpa: un naso, una bocca a mascella spalancata;
una faccia morta. Pablo urla a squarciagola per lorrore. Qualcuno lo sente. Passi in
corsa, spalancar di porta.
Dopo loscurità, luce abbagliante. Pablo rimane accecato per diversi secondi, poi da
quei due visi straordinariamente irsuti riconosce i terribili fratelli Ruiz: Carlos,
macellaio tarchiato, e Tomas, becchino scheletrico. Hanno entrambi lattee divise
insanguinate.
- Dove mi trovo? - domanda il ragazzo terrorizzato.
Nessuna risposta.
Si guarda attorno: si vede in un enorme mattatoio, seduto su un raccapricciante cumulo di
cadaveri, tutti nudi come lui, alcuni andati a male come prosciutti guasti. Nemmeno il
tempo di urlare ancora: i famelici fratelli lo azzannano come un agnello indifeso.
E domenica sullisola di San Juan. Dietro al bancone della
Macelleria Sociale cè ineluttabilmente il tozzo scontroso Carlos.
La corpulenta signora Luz fatica a scegliere il taglio da comprare: mal sopporta le
sanguinolenze della carne dal giorno in cui scomparve il suo pronipote Pablo.
Improvvisamente, sulla carne macinata, la donna identifica un familiare occhio umano
dalliride arancione.
- Pablo! - grida atterrita. Dal retrobottega sbuca prontamente il becchino Tomas. In un
attimo i due feroci fratelli mannari addentano Luz: altra carne fresca per nutrire le loro
viscere lupesche e per portare avanti gli affari in macelleria.
Avanti il prossimo: chi sarà macellato?