Non è mia moglie

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

La Vecchia mente!
Non è di Claudia la voce stridula che urla dal fondo della stanza: “Falli smettere Renato! Ti prego FALLI smettere!
Non è mia moglie che grida e bestemmia e si maledice e mi maledice.
Mia moglie è morta in pace!
La Vecchia chiede: “Paradiso?”, e il bicchiere si muove sul NO.
La voce ricomincia:
“Ho il fuoco sulle mani e aghi dentro gli occhi e i bastoni... I bastoni mi spaccano le gambe!. Fateli SMETTERE!”.
Piange e impreca, piange e ride e poi impreca di nuovo.
La vecchia dice: “Claudia, non perdere la fede. Pensa ai tuoi figli e non perdere la fede”.
La voce risponde: “Venderei il Dio che mi ha fatto questo per una goccia d’acqua e meno dolore. Darei i miei figli in pasto ai lupi!... Pur di togliermi Loro da davanti agli occhi...”
“Loro chi?”, domanda la vecchia.

“Quelli che guardano, e gettano il fuoco nella mia bocca e coi cavi di acciaio mi strappano i capelli per poi aspettare che ricrescano e strapparmeli di nuovo...”.
Ora la voce piange soltanto e geme di dolore.
“Renato...”, mi fa, “Vivi la tua vita fino all’ultimo giorno. E ridi, e pensa che tutto questo non è vero e che tu non hai mai creduto a certe cose. Ricordami com’ero il primo giorno, con le mollette rosse tra i capelli e l’ombretto troppo azzurro...”.
“Claudia!”
“Amore mio..”.
Poi la luce.

Simone Delos