Ogni volta che ci incontravamo nel mio studio per le sedute, leggevo nei tuoi occhi terrore e repulsione... eppure mia madre mi ha sempre detto che sono bellissimo. Ciononostante ho continuato a credere e sperare che un giorno avresti cambiato parere. Certo che avrei dovuto parlarne a qualcuno del mio controtransfert, ma sognavo che il mio corpo tozzo e nero avrebbe assunto, per la tua vista, un'armonizzazione differente. Immaginavo che accarezzare la peluria che ricopre le mie zampe avrebbe potuto solleticare piacevolmente le tue piccole mani; addirittura immaginavo che il mio muovermi a scatti veloci non ti avrebbe più destabilizzata psichicamente, benché quella immagine terribile provocava incosciamente la perdita di controllo che rende perfetta la tua vita... ma così non è stato! Volevo solo starti vicino. Volevo solo sentire il calore della tua pelle. Ho approfittato dell'oscurità della notte, tu dormivi ed eri bellissima: la tua pelle chiara, nella penombra, illuminava il buio della stanza e non ho saputo resisterti.
Mi sono arrampicato lungo le coperte che scendevano sul pavimento e ho raggiunto la tua mano. L'ho baciata piano, dolcemente; ho riaperto gli occhi e ho proseguito il mio viaggio risalendo su per il tuo braccio fino a raggiungere i seni morbidi e profumati. Lì ti ho respirata tutta, il tuo odore, poi sono salito sul capezzolo turgido, rigido. L'ho baciato, leccato, succhiato, morso e sono riuscito a penetrarti. Volevo solo vivere con te... dentro di te. Sotto la tua pelle un bozzolo ha cominciato a crescere a poco a poco. Gli altri medici ti hanno detto che è un tumore e va tolto chirurgicamente. Non permetterò che rovinino tutto. Presto diverrai mamma e vedrai uscire tanti piccoli scarafaggi e anche tu, come mia madre, gli dirai: - Siete bellissimi!
Barbara Ardito nata a Bari, il 13 marzo del 1972. Scrive da circa 4 anni sul suo blog, dove ha riscoperto una vecchia passione: la scrittura. Ama soprattutto il mondo delle fiabe e si diverte a inventarne di nuove. Ha pubblicato un romanzo a carattere autobiografico dal titolo Straniera a se stessa, edito dalla Altromondo.