Il dolore esplose in tutto il mio corpo come se una lama affilata avesse penetrato la mia carne. Ai miei graffi non cera reazione, alle mia grida non cera risposta. Sentivo il liquido caldo colare lentamente tra i seni che sussultavano per il dolore. Mi portava via lanima e la vita. Sulla sua pelle le mie unghie lavevano marchiato con piccoli graffi scarlatti. La sua lingua saettò nellincavo del mio collo assaporando il mio sangue emettendo piccoli gemiti soddisfatti. Ritrasse le zanne lentamente finendo di assaporarmi e stampandomi un ultimo e bagnato bacio sulle labbra prima di scomparire. Accadde tutto tre giorni fa. Mio fratello, il mio dolce fratello morì a causa mia. Ma sarebbe dovuto finire tutto quel giorno: il suo feretro sarebbe stato portato via e finalmente sepolto, invisibile ai miei occhi. Mi diressi verso la camera destinata al morto.
Fissai il suo giovane volto immobile nellombra, due rose a dirgli addio sul petto. Mi voltai per scappare da quella visione ma una mano mi afferrò la veste, trattenendomi. Non vidi più la porta davanti a me, solo la mano di mia fratello che mi strappava la stoffa senza provare nulla. Mi bloccai trattenendo il respiro sperando che stessi semplicemente impazzendo per il dolore ma la sua mano non svanì ma tirò più forte. Caddi allindietro nella bara insieme a lui colpendo inaspettatamente il sostegno del coperchio che mi chiuse allinterno con lui. Ero agghiacciata, il suo corpo risplendeva al buio come una lampadina reclamandomi, le sue mani che mi stringevano la vita. Le sue zanne si chiusero intorno al mio polso e poi sul mio collo, mordendo e lacerandomi la pelle. Gridai finché non mi mancò il fiato. Mi uccise senza pietà, ridendo, seviziandomi senza riguardo. Ora la mia anima è implacabile, risucchiata dalla sete della vendetta.
Mi chiamo Maria Biffi, ho 19 anni e frequento l'ultimo anno di Liceo Socio-Psico Pedagogico. Amo la lettura di genere specialmente riguardo i vampiri e i romanzi gotici.