l buio mi inghiotte. Pochi lampioni, sulla strada da cui più non sei tornata. Figlia mia, tho sognata stanotte. Fruscio di foglie nella notte. Odo i miei passi sul vialetto che paiono scomporsi in due passi distinti. Mi volto. Unombra. Sapevo che mi stavi seguendo. Poi i tuoi occhi. Il mio folle terrore. La tua verità. E poi le parole. Quelle parole...
Le nuvole passano veloci nella notte. Non sono sola. Lo so. Lo so
perché percepisco chiaramente i passi dietro di me, che vorrebbero confondersi con i
miei. Ho paura. Sto sudando anche se ho freddo. Ho le mani di ghiaccio. Unombra nera
sguscia veloce dietro lalbero. La vedo. Giro i miei occhi da un tronco
allaltro. Resto in ascolto, mentre il terrore mi immobilizza. Sei tu che mi hai
condotta qui. Lo so. Trattengo il respiro. Chiudo gli occhi. Ho gli incubi che battono
nella testa. Il vento sè calmato. Un lieve respiro mi si avvicina. Respiro di uomo.
Respiro di spirito. Respiro che non appartiene a me.
Ricordo preciso di quella notte, quando ti schiantasti con la tua auto contro questo
albero. Ceravamo anche noi. Ma noi ci siamo salvate.
Il buio mi inghiotte. Pochi lampioni, sulla strada da cui più non sei tornato. Papà,
tho sognato stanotte. Fruscio di foglie nella notte. Odo i miei passi sul vialetto
che paiono scomporsi in due passi distinti. Mi volto. Unombra. Sapevo che mi stavi
seguendo. Poi i tuoi occhi. Il mio folle terrore. La tua verità. E poi le parole. Quelle
parole...
Vieni. Vieni con me. La tua voce è un sussurro. Apro gli occhi. Vedo i tuoi.
Grandi, vacui, che mi guardano. Il volto bianco, tumefatto, come quel giorno.
Vieni con me, mi dicesti. E abbandonai lì la mia anima.
Michela Del Priore è nata a Foggia il 5-5-1989. Vive ad Orsara di Puglia (FG). Frequenta il secondo anno presso la facoltà di Economia e gestione dei servizi turistici a Foggia. Scrive poesie e racconti sin dalla prima infanzia. Ha collaborato alla stesura di articoli e racconti per giornalini scolastici. Da qualche anno si dedica alla scrittura di romanzi, racconti e poesie. Nel 2008 partecipa al 1° concorso letterario nazionale Giù la testa. Foggia sotterranea. Racconti brevi e poesie e con la poesia L urbana indifferenza si classifica tra i primi cinque finalisti della sezione poesie. Partecipa inoltre al concorso Fili di parole II edizione con il racconto Il sorriso che non ho aspettato che viene scelto e pubblicato nellantologia Fili di parole, e alla X edizione del concorso Surrentinum dove si aggiudica la menzione speciale con la poesia Non erano.