La chiamata

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Mi svegliai di scatto sopraffatta dalla mancanza d’ossigeno e dal peso che mi schiacciava lo stomaco.
Tutto era buio e umido, la gola mi bruciava a causa del respiro ansimante. Portai le braccia sul petto, contorcendomi nello spazio esiguo. Solo dopo qualche secondo realizzai che ero stata chiusa in un sacco.
Graffiai la iuta, freneticamente, come una gatta impazzita. Sentivo il sangue colare lungo i polsi ma il dolore delle unghie spezzate mi ricordava che ero ancora viva.
Il rumore di uno strappo nel tessuto mi rubò una risata isterica: infilai le dita nella falla e con rabbia tirai.
La terra putrida mi inghiottì. In preda agli spasmi scavai, mi dimenai con tutte le forze cercando la salvezza dall’abisso di fango. Quando la mia mano incontrò il vuoto feci un ultimo, immenso sforzo ed emersi dalla buca con un grido di disperazione e vittoria. Ero nata di nuovo.
Strisciai fuori dalla fossa, stremata.

La luna offuscata da nuvole scure illuminava a stento la statua di un angelo del dolore. Ai suoi piedi una vecchia vestita di nero mi fissava sinistra, con le mani avvizzite immerse in una ciotola d’argento. Venne verso di me, gobba, con la fronte adornata da una ghirlanda di salice.
- Chi sei? - chiesi, con un filo di voce.
- Io servo la Dea e le Ombre, tu farai lo stesso. Questo ti darà la conoscenza - rispose.
- Via da me, strega! - piagnucolai.
Mi bagnò le labbra con il contenuto della coppa e precipitai nell’oblio. Un gelo innaturale percorse il mio corpo, straziandomi l’anima.
- Vieni, mia apprendista, Ecate chiama. Apri gli occhi, scruta il tuo nuovo mondo!
Quando dischiusi le palpebre l’inferno mi avvolse.
Se dicessi a qualcuno ciò che ho visto, incubi atroci lo perseguiterebbero per tutta la vita. Ed oltre.

Giorgia Penzo

Ho partecipato con poesie e racconti brevi ad alcuni concorsi letterari ancora in fase di svolgimento. Ho scritto un romanzo di genere fantastico, RED CARPET, che è al vaglio di alcune case editrici. Appassionata di cinema (quando ho tempo guardo anche cinque film al giorno), di mitologia classica e di arte (mi rifugio nei musei spesso e volentieri).