- Ti amo...
Lei me lo ripeteva ogni volta che veniva a trovarmi.
Non so chi fosse. Era vestita da infermiera, ma non credo lo fosse veramente.
- Ti amo...
Lo diceva fissandomi con i suoi profondi occhi verdi, leccandosi le labbra rosso sangue
con un movimento fugace. Lo diceva mentre le sue mani mi percorrevano il petto, sedendo
accanto a me sul letto con il suo fianco carnoso premuto contro il mio.
- Ti amo...
Io non le rispondevo, non ne avevo le forze. Da quanto tempo ero in ospedale? Non lo
ricordavo. Né ricordavo perché. I dottori venivano a trovarmi, mi osservavano il collo e
poi se ne andavano scuotendo la testa, senza dire una parola.
- Ti amo...
I miei giorni si erano confusi nelloblio. Solo le sue visite scandivano il tempo.
- Ti amo...
Quella notte era entrata nella stanza e aveva chiuso la porta dietro di sé. Teneva una
mano nascosta dietro alla schiena mentre si avvicinava.
Questo mi parve strano, ma quel giorno ogni cosa lo era.
Nessun dottore era venuto a trovarmi e, quando mi ero svegliato, ero semisoffocato dal
lenzuolo che qualche infermiera troppo zelante mi aveva rimboccato fin sopra al volto.
- Ti amo...
Si era avvicinata. I suoi occhi ardevano di un fuoco pericolosamente vicino alla pazzia.
Estrasse lentamente la mano che teneva nascosta: impugnava un grosso coltello.
-Ti amo... Ti amo da morire!
Calò larma nel mio petto.
Non sentii nulla. Non provai dolore. Ma subito una nuova comprensione si accese dentro di
me.
Mentre lei mi guardava confusa, mi alzai lentamente, le posai le mani ai lati del volto,
la fissai a lungo negli occhi e sussurrai:
- Anche io ti amo da morire...
Poi le voltai la testa e le affondai le zanne nel collo, consumando il mio primo pasto da
vampiro.
Mario Beretta nasce a Alzano Lombardo (BG) la sera del 14 Luglio 1982. Appassionato di libri fin da piccolo, ha sempre privilegiato il genere fantasy o horror. Attualmente è studente di dottorato presso l'università di Milano-Bicocca e sfrutta il suo (poco) tempo libero per scrivere racconti o come catechista volontario presso l'oratorio di Nembro (BG). Il suo sogno è quello di riuscire a trovare sempre un po' di tempo per scrivere, leggere e stare con gli amici.