Fu l'ultima
cosa che i suoi occhi cerulei videro, prima che lunghe unghie di viola laccate gli
cavassero le orbite e riempissero il viso di sangue rosso vivo. Non riusciva a muoversi e,
paralizzato dal terrore di rantoli soffocati, calcolava velocemente per quanto tempo
ancora quel fluido caldo che lo avvolgeva gli avrebbe riscaldato la pelle.
Quando aveva deciso di trasferirsi in quella vecchia villa di periferia aveva pensato sì
che la sua vita sarebbe cambiata, ma non in peggio.
Le grandi stanze piene di polvere, la ringhiera arrugginita che delimitava le scale, i
lampadari tintinnanti appesi agli alti soffitti, gli antichi quadri alle pareti, gli
alberi secolari tristemente ripiegati sugli spessi tronchi, lo avevano subito conquistato.
Il rumore delle catene trascinate su assi di legno scricchiolanti, il fragore improvviso
di vetri rotti, i singhiozzi nella notte, le urla agghiaccianti, non gli erano sembrate
altro che il giusto ornamento a mura logore e consunte.
Banale aveva pensato quando gli abitanti del paese gli avevano parlato del
fantasma.
Il fantasma. Chiamavano così l'ambigua creatura alta, bianca, con gli occhi
vuoti e spenti che trasudava odore di morte. Nessuno, ancora in vita, lo aveva visto e
poteva narrare di lui e della sua sete di vite umane.
Ma, anche nelle notti buie e solitarie, non aveva avuto paura, anzi, trovava persino
eccitante quella strana e rumorosa compagnia.
Fino a quel 12 novembre.
Il tempo clemente dopo la pioggia, l'inverno che si avvicinava, il fuoco scoppiettante nel
camino... Seduto in poltrona, con un libro di poesie sulle ginocchia, non aveva fatto caso
ai soliti rumori finché un soffio, quasi un respiro sul collo, un odore acre di muffa e
foglie morte, un sogghigno straziante, non gli avevano fatto voltare la testa.
In piedi, davanti a lui, il fantasma.
Aurelia Scialpi nata a Taranto il 11.03.1972. Scrivo da poco e nel frattempo ho già vinto qualcosa: novembre 2008 vincitrice del concorso "Alberi" indetto dalla Regione Basilicata con l'opera "Il mare di Ernest" e relativa pubblicazione dell'opera premiata; marzo 2009 prima classificata al concorso Letterario Amatoriale "Scrivimi..." titolato alla memoria di Catello Mari con l'opera "Un giorno..."; giugno 2009 pubblicazione della mia prima raccolta di racconti "Tutto in un giorno".