Innamorati come polli allo spiedo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

L'odore del pollo l’investì, appena sveglia.
Uscita di casa Silvia notò una scritta accanto alla macelleria: IO E TE, INNAMORATI COME. La frase pareva unirsi all’insegna: Polli allo spiedo.
Sbatté gli occhi.
Il graffito era scomparso.

 

Adorava la vita universitaria. Soprattutto da quando aveva conosciuto Luca.
“A che pensi?” le chiese lui, accoccolato accanto a lei.
“Che mi piace vivere qui. Mi sono affezionata persino all’odore.”
“Luca e Silvia, innamorati come polli allo spiedo”, scherzò lui.
Il cuore di Silvia sobbalzò. Aveva dimenticato la frase letta poche ore prima.

Una scritta diversa ogni mattina le anticipava con precisione la giornata.
CHI CADE, CADE. E, in facoltà inciampava sulle scale.
NOI DUE STRETTI NELLA PIOGGIA. E la sera Luca la baciava sotto l’acquazzone.

 

TI STO VICINO.
Dopo la lezione, Silvia aveva invitato a casa una compagna.
“Qui abitava Ricky”, esclamò questa entrando.
“Chi?”
“Il writer. Morì mentre suonava il pianoforte del bar all’angolo. Dicono non avesse mai suonato prima.”

 

NELLE NOTTI PIÙ SCURE, STAMMI LONTANA.
La luce mancava in tutta la via. Tranne che per quel debole bagliore vicino al muro. Silvia sussultò. La scritta stava comparendo sotto i suoi occhi.
NON AVVICINAR
Silvia invece si avvicinò. Il bagliore, di forma umana, pareva voltato verso di lei. Le faceva cenno di star ferma. Lei allungò la mano verso l’alone luminoso. Si ritrovò, tra le dita, una bomboletta spray.
Distinse un uomo, forse Ricky. Piangeva, ripetendo: “Non dovevi”
Nell’aria risuonò una voce, dolorosa come metallo incandescente: “IL PATTO È ASSOLTO: UN’ALTRA ANIMA, AL POSTO DELLA TUA. UN’ANIMA CHE POSSA DIVERTIRMI.”
Ricky svanì.
“ORA SEI MIA. ALMENO FINO A QUANDO...”

 

“Qui abitava Silvia. Quella che ha dipinto il graffito.”
“Silvia? È la firma sul racconto di cui, ogni giorno, trovo un pezzo.”
Franco prese dei foglietti e lesse: Appena sveglia, l’odore del pollo...

Angelo Frascella